"Un Dpcm, quello presentato dal Governo, che oltre a contenere misure discutibili, ha alcune evidenti mancanze e soprattutto imbavaglia le Regioni che posso adottare solamente ordinanze restrittive ma non estensive": è quanto afferma la presidente umbra, Donatella Tesei. "Non si possono, cioè, allargare le maglie - aggiunge - , nemmeno tenendo conto della situazione del contagio nel proprio territorio".
Solo in Umbria l'epidemia di Covid-19 sembra abbastanza sotto controllo da permettere l'avvio di una 'fase 2' in questo momento. È la conclusione a cui è arrivata la Fondazione Gimbe, che ha elaborato un modello, basato sulla prevalenza e sull'incremento percentuale dei casi totali, per mappare e monitorare l'evoluzione del contagio e fornire uno strumento univoco per informare le decisioni di Governo e Regioni.
Il modello ha diviso le regioni italiane in quattro categorie, contrassegnate da un colore diverso a seconda della gravità della situazione. Dall'elaborazione dei dati degli ultimi 7 giorni emerge che gli incrementi percentuali contagi ancora alti in quasi tutte le altre regioni.
"Le regioni del Nord si posizionano quasi tutte nei due quadranti di destra (rosso, giallo) per l'elevata prevalenza, ma presentano diversi valori di incremento percentuale: dal 12,2% di Lombardia ed Emilia-Romagna al 26,4% del Piemonte. Il Friuli-Venezia Giulia
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