Il weekend della cosiddetta "Estate di San Martino" segna in Umbria come ogni anno l’avvio della commercializzazione dei frutti della vendemmia appena conclusa e delle primissime produzioni olearie ed offre l’occasione per operare una riflessione su ciò che è stata la campagna 2021 e sulle prospettive qualitative dell’annata. L'osservatorio privilegiato è quello di Confcooperative regionale che è già in grado di offrire una panoramica molto attendibile con i dati che fanno suonare più di un campanello d'allarme. A sottolinearlo è il Direttore Regionale di Fedagripesca-Confcooperative, Lorenzo Mariani: "Quelli quantitativi fanno registrare un calo netto della produzione omogeneamente diffuso in tutte le principali aree di produzione regionale. Una diminuzione delle uve entrate in Cantina che complessivamente pesa intorno al 40%, ma che ha avuto percentuali anche superiori su uve più precoci e molto radicate della nostra regione come il Sangiovese ed il Tre
Il re del cashmere Brunello Cucinelli aderisce a Symbola. Della Fondazione per le qualità italiane presieduta da Ermete Realacci, che promuove il made in...