Dal 3 giugno torneranno ad essere operativi in Umbria altri settori economici al momento inattivi per me misure contro la diffusione del Covid. Lo prevede un'ordinanza firmata oggi dalla presidente della Regione Donatella Tesei. Riprenderanno, tra l'altro, le attività di somministrazione all'interno dei circoli ricreativi e culturali, dei centri benessere, con esclusione delle attività riferite ad ambienti caldo-umidi (come bagno turco) e alle saune, degli stabilimenti balneari, delle aree gioco per bambini in spazi privati aperti al pubblico, dei parchi tematici e di divertimento, compresi gli spettacoli viaggianti e le giostre.
Inoltre, fermo restando la sospensione delle attività delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, l'attività corsistica individuale (scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di recitazione, di lingue straniere ecc.), può essere fatta nel rispetto delle disposizioni vigenti relati
È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Il Protocollo - firmato dal Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese - entrerà in vigore da lunedì 18 maggio 2020.
"Il testo giunge a conclusione di un percorso - sottolinea la Cei - che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell'Interno - nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci - e il Comitato Tecnico-Scientifico". Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l'accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazio
Solo in Umbria l'epidemia di Covid-19 sembra abbastanza sotto controllo da permettere l'avvio di una 'fase 2' in questo momento. È la conclusione a cui è arrivata la Fondazione Gimbe, che ha elaborato un modello, basato sulla prevalenza e sull'incremento percentuale dei casi totali, per mappare e monitorare l'evoluzione del contagio e fornire uno strumento univoco per informare le decisioni di Governo e Regioni.
Il modello ha diviso le regioni italiane in quattro categorie, contrassegnate da un colore diverso a seconda della gravità della situazione. Dall'elaborazione dei dati degli ultimi 7 giorni emerge che gli incrementi percentuali contagi ancora alti in quasi tutte le altre regioni.
"Le regioni del Nord si posizionano quasi tutte nei due quadranti di destra (rosso, giallo) per l'elevata prevalenza, ma presentano diversi valori di incremento percentuale: dal 12,2% di Lombardia ed Emilia-Romagna al 26,4% del Piemonte. Il Friuli-Venezia Giulia