Un blackout programmato ma non effettuato può trasformarsi in un danno collettivo per residenti, commercianti e uffici pubblici. Come ci informano i nostri lettori, il 9 aprile 2025, dalle 8:30 alle 16:00, era stata annunciata da Enel un’interruzione programmata dell’energia elettrica nella zona di via Gramsci, inclusi i palazzi del complesso residenziale “Ellera 2000” e il Centro Commerciale “La Galleria”. La comunicazione era stata ampiamente diffusa: da un lato, l’amministrazione condominiale aveva inviato una PEC a tutti gli interessati, dall’altro Enel aveva tappezzato l’area con centinaia di volantini informativi. Anche il numero verde dell’azienda aveva confermato la sospensione del servizio.
Nel centro commerciale interessato si trovano numerose attività rilevanti: uffici comunali, distretto socio-sanitario, ambulatori medici, bar, pizzerie e vari esercizi commerciali. Tutti, attenendosi alla comunicazione ricevuta, hanno tenuto le saracinesche abbassate per l’intera giornata visto che il blackout si sarebbe protratto per più di otto ore. Tuttavia, verso mezzogiorno, alcuni residenti e commercianti hanno notato che l’erogazione di energia elettrica non era mai stata interrotta. Un fatto che ha suscitato stupore e rabbia, soprattutto da parte dei titolari di attività che, per precauzione, avevano deciso di non aprire, perdendo una giornata di incassi.
Alla luce dell’accaduto, è stata avanzata la proposta di avviare una class action nei confronti di Enel da parte di coloro che ritengono di aver subito danni economici, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento e soprattutto di evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro senza un’adeguata verifica e comunicazione.