“Nel corso del Consiglio comunale tenutosi il 27 marzo 2025, la maggioranza di centro sinistra, che esprime l’attuale amministrazione comunale, ha bloccato la discussione dell’ordine del giorno sull’aumento della pressione fiscale presentato con urgenza dai gruppi di minoranza. L’urgenza della discussone, come previsto dal regolamento del consiglio comunale, è stata messa ai voti ma il sindaco e la maggioranza che lo sostiene hanno ritenuto che non ci fosse “urgenza”; la discussione dell’ordine del giorno seguirà quindi l’iter ordinario ed andrà quindi al prossimo consiglio comunale che, probabilmente, si terrà alla fine del mese di aprile, come di consuetudine, quindi ben oltre la data del 15 aprile 2025 che rappresenta la deadline per l’approvazione del disegno di legge regionale. Il sindaco si è espresso ritenendo, sostanzialmente, che il consiglio comunale non fosse la giusta sede per discutere delle questioni introdotte con l’ordine del giorno affermando anche che non ha “un ascendente sulla Presidente della giunta regionale” per poterle chiedere di ritirare immediatamente il disegno di legge.”
“Ricordiamo che il disegno di legge presentato dal vicepresidente della giunta regionale, attuale segretario regionale del Partito Democratico, prevede un aumento delle aliquote dell’addizionale regionale Irpef, un aumento dell’aliquota Irap (imposta regionale sulle attività produttive) ed un aumento della tassa automobilistica che comporterebbe in media un aumento stimato di quasi 500 euro per ogni cittadino umbro. Il più grande aumento della pressione fiscale della storia regionale umbra. Da quanto sta emergendo, la “stangata” non trova neanche giustificazione nel temuto deficit creato dalla spesa sanitaria che, conti alla mano, non esisterebbe.”
“La manovra fiscale, se approvata per come proposta, metterebbe ancora più in difficoltà famiglie ed imprese, soprattutto in questo particolare momento storico caratterizzato da una forte instabilità geopolitica e colpirà maggiormente le fasce economicamente più deboli e la classe media.
Il nostro comune è attualmente ben rappresentato in consiglio regionale dove il precedente Sindaco di Corciano riveste l’importante ruolo capogruppo del Partito Democratico.”
“L’intenzione dei gruppi di minoranza che hanno presentato l’ordine del giorno era quello di dare un segnale forte anche dai territori, e quindi anche da Corciano, per scongiurare la manovra; segnale che sarebbe dovuto partire dal consiglio comunale, luogo nel quale sono rappresentati tutti i cittadini corcianesi, ma, per come si è conclusa la vicenda, è evidente che sia prevalsa l’appartenenza politica sugli interessi della collettività poiché l’ordine del giorno non è stato nemmeno discusso.”
I Gruppi consiliari “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni per Padovano Sindaco” e “Padovano Sindaco-Insieme per Corciano – Umbria Civica