A Corciano prende forma un’importante iniziativa per il benessere della popolazione anziana. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha incontrato i rappresentanti della Fondazione Pietro Tiranti per discutere il progetto di un nuovo centro diurno dedicato all’accoglienza e alla socializzazione degli over 65. La struttura, che sorgerà ai piedi del borgo storico, offrirà servizi e attività pensati per contrastare la solitudine e favorire l’invecchiamento attivo.
“Il sogno di don Franco Pulcinelli, storico parroco di Corciano, sta finalmente per diventare realtà con questa iniziativa di grande valore sociale – afferma il sindaco Lorenzo Pierotti. – Offrire ai nostri cittadini più anziani un luogo dove poter trascorrere le giornate in compagnia, con attività mirate e stimolanti, è un segnale concreto di attenzione verso il benessere di tutta la comunità”. L’amministrazione ha già predisposto le varianti urbanistiche necessarie per la realizzazione del centro.
La struttura, di circa 400 metri quadrati, sarà immersa in un oliveto e disporrà di un orto terapeutico e un giardino per il relax. Al suo interno troveranno spazio una sala polifunzionale per attività ricreative, una cucina attrezzata, servizi igienici e quattro ambienti dedicati al soggiorno e ai laboratori. Un porticato esterno permetterà di sfruttare gli spazi all’aperto nei mesi più caldi.
“Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire l’invecchiamento attivo, offrire supporto nei momenti di fragilità e contrastare la solitudine in età avanzata”, spiega Palmiero Bruscia della Fondazione Tiranti. Il centro potrà accogliere fino a 25 persone e promuoverà la socializzazione intergenerazionale, coinvolgendo gli alunni delle scuole locali in attività di scambio e condivisione. Le giornate si articoleranno tra le 8 e le 18, con un programma che alternerà momenti di svago, laboratori, pranzi di gruppo e attività culturali, grazie alla collaborazione con musei, associazioni locali e il Comune. Un progetto ambizioso che rafforza il legame tra territorio e cittadini più anziani, valorizzandone il vissuto e promuovendo una vera inclusione sociale.