Domenica scorsa il borgo di Migiana si è trasformato in un suggestivo presepe vivente a cielo aperto, attirando numerosi visitatori in particolar modo famiglie. L’evento, giunto alla sua seconda edizione dopo il debutto del 2019, ha regalato un’esperienza che ha saputo intrecciare fede, tradizione e arte, riportando in vita le tradizionali scene presepiali e degli antichi mestieri.
Le visite, iniziate alle 16:30 e concluse alle 20:30, hanno permesso ai presenti di immergersi nell’atmosfera natalizia con un itinerario che si è snodato lungo le vie e gli edifici del borgo. Ogni angolo raccontava una storia: dall’Annunciazione alla scena di Erode con i Magi, dai pastori con le pecore alla rappresentazione della Natività. Tra le particolarità di quest’anno, i visitatori hanno potuto ammirare quadri viventi arricchiti dalla partecipazione della Compagnia IN, che ha collaborato con i figuranti locali per rendere le rappresentazioni ancora più coinvolgenti.
Lungo il percorso, botteghe artigianali hanno riportato in vita i mestieri di una volta. Fabbri, falegnami, ricamatrici, cestai, lavandaie e panettieri hanno animato le vie e i locali del borgo con gesti e strumenti di un passato autentico. Allestite anche una scuola, con alunni e maestre, e una locanda che accoglieva gli avventori, creando un’atmosfera di quotidianità d’altri tempi.
I visitatori sono stati accolti ai piedi del borgo e trasportati in navetta fino al centro storico, dove iniziava il percorso. Al termine del tour, un punto ristoro offriva panini e bevande calde, completando un’esperienza che ha saputo unire cultura, spiritualità e accoglienza.