In merito alla nota vicenda che vede impegnati gli Enti competenti a predisporre misure atte a vendere i beni della Comunità Montana Monti del Trasimeno per ripianare la situazione debitoria, la Sezione di Perugia di Italia Nostra e l’Associazione Colle della Trinità hanno – tramite i loro legali – inviato un atto di diffida al Liquidatore della Comunità Montana, Dott. Fabrizio Vagnetti, e a varie Amministrazioni (Ministero della Cultura, Prefettura di Perugia, Regione dell’Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia e di Corciano), ciascuno per la sua competenza e titolo, al fine di accertare lo stato edilizio, urbanistico e ambientale del Parco Colle della Trinità e a provvedere alla salvaguardia e al rispristino dello stato dei luoghi – in ragione, alla luce ed in conformità ai pareri espressi dalle Amministrazioni preposte alla tutela dei vincoli gravanti la zona, prima della vendita dei lotti della ex Comunità Montana da parte del Tribunale di Perugia.
Infatti, allo stato, le costruzioni del bar/ristoro che insistono al centro del Parco sembrerebbero presentare caratteristiche lesive della normativa urbanistica e paesaggistica dell’area, in quanto sia il manufatto che le due tettoie potrebbero non essere precari (pur non essendo determinante per le ipotesi di normative violate), bensì strutture atte ad una attività definitiva e duratura; potrebbero essere non legittime, anche solo parzialmente, e la loro irregolarità non sarebbe allo stato più sanabile; si trovano inoltre entro 500 metri dal margine del SIC (Sito di Interesse Comunitario) e, in ogni caso, sarebbero state realizzate:
- fuori dal perimetro dell’area prevista, in uso nella Convenzione con la Comunità Montana, su cui è stato istallato anche un bombolone per il GPL parzialmente interrato;
- con sanatorie eventualmente richieste senza titolo, essendo il manufatto e le tettoie fuori dall’area concessa in uso;
- con sanatorie mai rilasciate, né rilasciabili, sotto vari profili, ai sensi del D.lgs 42/04 (nel dettaglio: perché le opere in questione, realizzate in assenza di autorizzazione paesaggistica, avrebbero determinato volumi o superfici ex novo – v. art.167, IV comma, lett. A, del D.lgs. 42/2004);
- con parere sanitario contrario alle pratiche in sanatoria, già espresso dalla ASL di Perugia in data 12/03/2001, prot. n.113/01;
- prive di progetti e calcoli strutturali e non autorizzati dall’Autorità competente, ovvero dall’Ufficio Vigilanza e Controllo Costruzioni della Provincia di Perugia;
- prive di autorizzazione strutturale e sismica;
- prive di standards urbanistici, poiché mancanti di strade e parcheggi: peraltro non realizzabili in quanto non previsti dallo stesso PRG, nonché dalla Concessione del Diritto di superficie intercorsa fra la Comunità Montana e Bacelli;
- senza il rispetto dei termini temporali, realizzativi e formali, previsti dalla medesima Concessione;
- con una Concessione stipulata fra le parti al di fuori dei parametri previsti dalla L. 109/90, sostituita dal D.lgs. 103/2006;
- con perseguimento di finalità estranee a quelle della Comunità Montana (art. 4 sello Statuto delle Comunità Montane s.o.n. 2 B.U.R. n.25 del 18/06/2003).
Potrebbero inoltre sussistere irregolarità in merito ai bagni – aperti al pubblico – e agli scarichi acque chiare e scure in quanto la zona è priva di fognature e si sopperisce con fosse Imof, che devono essere proporzionate all’utenza e regolarmente svuotate; sono inoltre assenti le necessarie autorizzazioni per la posa di un “monumento” (trattasi di una gamba di terracotta) comprensivo di targa con logo della Unione Europea e del 150° dell’Unità d’Italia. Quanto ipotizzato potrebbe costituire elemento ostativo all’alienazione del Parco e di conseguenza il sollecito ad adottare ogni iniziativa e/o provvedimento, relativamente alla salvaguardia di Colle della Trinità, utile a ripristinare la situazione precedente agli interventi.
Italia Nostra Sez. Perugia
Associazione Colle della Trinità