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mercoledì 13 Novembre 2024
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Redditi, Umbria sotto la media nazionale: ecco i comuni più e meno “ricchi”

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Il reddito medio imponibile in Umbria si attesta sui 21.660 euro, secondo quanto riportato nel recente report del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2023, e quindi riferite al 2022. Questo pone l’Umbria come la seconda regione del Centro Italia con il reddito medio più basso, dietro l’Abruzzo, dove il reddito medio è di 20.390 euro. La nostra regione si distanzia dalle regioni che mostrano performance migliori in termini di reddito. Regioni come il Lazio, la Toscana e le Marche vantano redditi che vanno dai 22.000 ai 25.000 euro. Al vertice della classifica si trova però la Lombardia, con un reddito medio di 27.890 euro, mentre il reddito più basso è registrato in Calabria, con 17.160 euro.

Analizzando più nel dettaglio i comuni umbri, emerge (dal sito de Il Sole 24 Ore) che Perugia è il comune con il reddito medio più elevato, pari a 23.816 euro (+3,74% sul 2021). Seguono Corciano, con 23.403 euro (+3,82%), e San Gemini, con 22.949 euro (+4,44%). Terni, secondo capoluogo di provincia, registra un reddito medio di 21.845 euro (+2,78%). Il comune con il reddito medio più basso è invece Monteleone di Spoleto, dove si guadagna poco più di 14.431 euro all’anno (+14,02%). La variazione percentuale più consistente (+22,8%) da un anno all’altro si è registrata a Lisciano Niccone dove il reddito medio è passato da 16.918 euro del 2021 ai 20.775 euro del 2022.

Il report del Ministero dell’Economia e delle Finanze evidenzia che il reddito complessivo nazionale è aumentato del 6,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo circa 970,2 miliardi di euro, con un reddito medio di 23.650 euro (+4,9% rispetto al 2021). Inoltre, il 23% dei lavoratori dipendenti in Italia beneficia di trattamenti integrativi, con l’Umbria che si attesta intorno alla media nazionale, mentre la Calabria e la Sicilia registrano incidenze più elevate, rispettivamente del 32% e del 31%.
Per quanto riguarda le analisi delle dichiarazioni IVA, l’Umbria mostra un aumento del volume d’affari del 17,2% rispetto all’anno precedente. Le regioni con incrementi più significativi sono il Lazio (+58,3%), il Molise (+34,4%) e il Trentino-Alto Adige (+24%), mentre l’Abruzzo registra incrementi più contenuti, pari al 7,7%.

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