«L’assessore del Comune di Corciano avv. Francesco Mangano garantisce che l’area verde del Parco Colle della Trinità rimarrà al servizio della collettività “…. continuità della fruizione e della gestione pubblica che, per quanto ci riguarda, non cambierà mai. Il Parco sarà sempre un’area non edificabile come è già previsto nel nostro Piano Regolatore …..”. [Corriere dell’Umbria del 3 aprile 2024 ndr]. Ma il Piano Regolatore si può anche cambiare, come è già successo, per aumentare la superficie edificabile e non per estendere il verde e per migliorarne le condizioni. Questa dichiarazione dell’Assessore in buona sostanza non ci tranquillizza; ricordiamo infatti che nel 2017 (2 agosto 2017) l’Associazione Colle della Trinità con Cittadinanzattiva, Legambiente, Italia Nostra Perugia chiesero al Comune di Corciano che l’area del Parco avesse – nel PRG – una diversa destinazione urbanistica e cioè da VPU (Verde pubblico dove sono ammessi interventi per le attività sportive e il tempo libero) ad “area boscata” E3: questo per elevare il livello vincolistico ed evitare qualunque tipo di speculazione. Infatti “attività sportive” e “tempo libero” sono espressioni generiche che possono essere anche occasione o pretesto per corpose edificazioni.»
«In quella occasione la nostra motivata richiesta venne corredata da una relazione tecnica redatta dal dottore agronomo Mauro Frattegiani, che esaminava dettagliatamente la copertura vegetale presente, le brevi radure e quanto altro potesse risultare utile per il soddisfacimento degli standard dettati dalla Regione Umbra in merito alle “aree boscate” (L.R. 28/2001), sottolineando anche la vicinanza con un SIC e che le limitrofe aree appartenenti al Comune di Perugia sono definite “boscate”.
Ebbene questa nostra richiesta fu volutamente disattesa dal Comune di Corciano.
Nel verbale n.3/2018 la 1° Commissione Consiliare (Urbanistica, Ambiente e Infrastrutture) del Comune di Corciano, riunitasi il 5 aprile 2018 per esaminare la “richiesta … per apposizione vincolo Area Boscata su Parco Colle della Trinità”, riferisce che “l’area in oggetto possiederebbe le caratteristiche minime per essere catalogata come area boscata”. Attinti i pareri tecnici della Comunità Montana Monti del Trasimeno e degli Uffici forestali della Regione Umbria, viene precisato che “La zona interessata ha attualmente una destinazione a Verde pubblico e parco; per le definizioni di Legge quindi attualmente non è obbligatorio un mutamento di destinazione urbanistica a zona E3, bosco. Detta variazione di destinazione comporterebbe una situazione vincolistica che pone al centro la tutela del bosco … è quindi evidente che il cambio di destinazione della sommità del Colle della Trinità da zona VPU a zona E3, è una decisione di indirizzo politico”. Significato: il Comune di Corciano non accetta l’area boscata!»
«Lamentando il fatto che alle Associazioni richiedenti non arrivò mai una risposta, venne presentata al Consiglio comunale da alcuni consiglieri di minoranza una interrogazione per avere delucidazioni in merito. La risposta (10 aprile 2019) venne data proprio dall’Avv. Francesco Mangano, all’epoca Assessore LL.PP., che, richiamando quanto scritto nel verbale riferisce che “la commissione ha ritenuto inappropriata la predisposizione di una variante in accoglimento all’istanza”. In tale documento viene anche precisato che si sta facendo una “valutazione di tutte le aree interne all’area interessata per la definizione delle destinazioni in coerenza ed in accoglimento della sentenza del Consiglio di Stato che ha interessato porzione della stessa” (zona PRA 48 inserita nel PRG ma ritenuta illegittima prima da TAR Umbria e poi dal Consiglio di Stato). Quella valutazione annunciata dall’Assessore però non ha portato a nulla in quanto ancora nel PRG Parte Operativa il rettangolo che individuava il PRA 48 (come detto non più ammissibile) è restato di colore bianco, come un’area che attende destinazione! Perché non è tornato di colore verde come lo era prima che nel nuovo PRG fosse inserita la zona PRA 48?
Se fosse veramente interesse dell’Assessore Mangano e del Comune di Corciano il mantenimento dell’area verde da destinare al godimento di tutta la popolazione, non ci sarebbe dovuta essere alcuna esitazione nell’apporre ulteriori vincoli (vedi zona E3 bosco) tesi ad evitare la speculazione e la edificabilità di un’area di tale pregio naturalistico ambientale. Né esitazione nel ripristinare il verde nell’area PRA 48.»
«Pertanto le rassicuranti affermazioni dell’Assessore tali non sono: si tratta di parole, ma quando abbiamo fornito lo strumento per metterle in pratica, è stato rifiutato!
L’avv. Mangano dice anche “… abbiamo già chiesto alla Regione, anche per iscritto, di occuparsi del problema, di acquisire l’area magari in partnership o comunque di trovare una soluzione che, se non altro, ne garantisca la fruizione ….”
Non riteniamo sufficiente scaricare la responsabilità sulla Regione; sarebbe più opportuna qualche azione di coinvolgimento dei frequentatori del Parco e di tutta la cittadinanza, non esclusa per esempio raccolta firme, raccolta fondi, manifestazioni o quanto altro per richiamare l’attenzione sulla eventualità che il parco acquisito da privati finisca soggetto a inevitabili valutazioni – sia pure legittime – di sfruttamento economico.»
«In buona sostanza non riteniamo giusto che la “gestione scellerata” della Comunità Montana (così definita dalla Presidente Tesei) debba ora essere “pagata” dai cittadini a cui potrebbe essere negata – in futuro prossimo – la libera fruizione di un bene ambientale di grande pregio e che potrebbero dover pagare un “biglietto” per godere degli incomparabili tramonti sul Lago!
Si fa infatti presente che sul Parco sono stati spesi (560.000 € – vedi foto 1), circa 10 anni fa, denari pubblici per sistemare il percorso salute, per le staccionate, per i giochi dei bambini, per il piazzale parcheggio dotato maldestramente di un prato armato le cui lamelle di plastica si sono rivelate in disgregazione fin dalla sua posa in opera.
La cartellonistica del parco fa riferimento a Unione europea, Repubblica Italiana, Regione Umbria, Siti Natura 2000, PorFesr Programma Operativo Regionale, AFoR Umbria, Comune di Perugia, Comune di Corciano (Foto 2) quindi può un tale territorio essere venduto?
Chiediamo pertanto alla Regione Umbria di provvedere all’acquisto accorpando di fatto tutta l’estensione del Parco, di cui alcune parti sono già in suo possesso, in quanto acquisite nel momento in cui le Comunità Montana sono state dismesse.»
Il Presidente e il Comitato esecutivo dell’Associazione Colle della Trinità
Il Presidente di Italia Nostra Perugia