“Basta ottenere utili sulla pelle dei lavoratori, è da tantissimo tempo che queste persone aspettano il rinnovo del contratto. Non si può giocare con il futuro delle persone, queste aziende le stanno sfruttando ogni giorno calpestano i loro diritti, non riconoscendo i trattamenti economici stabiliti da contratto”. Così Nicola Cassieri segretario della Uiltucs Umbria in occasione dello sciopero nazionale di otto ore dei lavoratori della Distribuzione Moderna Organizzata. In provincia di Perugia i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno organizzato un flashmob davanti all’OBI di Ellera di Corciano.
La protesta arriva dopo la rottura della trattativa con Federdistribuzione per il rinnovo del Contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel lontano 2019 e atteso da oltre 240mila lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione: circa 4000 persone nella nostra regione.
Da parte sua Federdistribuzione parla di “occasione persa” e ritiene lo sciopero “un atto di grave irresponsabilità e privo di fondamento”. L’organizzazione datoriale precisa di aver “affrontato con senso di responsabilità la questione salariale – precisa -, dando ampie aperture per rispondere all’esigenza di tutelare il potere di acquisto dei lavoratori”. “L’auspicio – conclude – è di poter riprendere il dialogo con le organizzazioni sindacali alle quali viene chiesto tuttavia un approccio costruttivo”.
In Umbria si è svolto anche un flashmob davanti al punto vendita Ovs di Terni.