Con l’arrivo delle giornate fredde, diventa cruciale proteggere i giardini dagli effetti dannosi delle processionarie, lepidotteri noti per i loro peli urticanti, anche presenti nei nidi abbandonati. Questi insetti possono causare infiammazioni e reazioni allergiche sia negli esseri umani che negli animali, con possibili esiti gravi. Febbraio rappresenta l’ultimo momento utile per eliminare i bozzoli delle processionarie, poiché le larve sono ancora al loro interno.
Per eliminare i nidi in modo sicuro, il dottor Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell’attività di disinfestazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Usl Umbria 1, consiglia di tagliare il ramo su cui si trova il bozzolo e immergerlo in un contenitore d’acqua per una settimana. Successivamente, è possibile interrare il contenuto in buche profonde e lontano dalle persone. Se i nidi sono al di sopra del suolo, è consigliabile rivolgersi a ditte specializzate con apparecchiature per il lavoro in quota. Durante le operazioni, è fondamentale indossare occhiali chiusi e mascherina antipolvere e evitare di bruciare i nidi, poiché i fumi dispersi possono causare danni gravi.
La collaborazione delle Amministrazioni comunali è essenziale per monitorare parchi pubblici e giardini delle scuole al fine di individuare e rimuovere i nidi. Tutte le informazioni sulle processionarie sono contenute nell’opuscolo “Processionaria del Pino, modalità di controllo a tutela della salute”, realizzato dal Servizio Fitosanitario Regionale della Regione Umbria in collaborazione con le Usl Umbria 1 e Umbria 2. L’opuscolo è disponibile sul Portale Disinfestazione della Usl Umbria 1, sulla pagina Facebook “Portale Disinfestazione” e può essere richiesto al Dipartimento di Prevenzione delle Usl 1 o 2. Per ulteriori dettagli, si può visitare il sito www.portaledisinfestazione.org della Usl Umbria 1.