“Mentre, con il perdurare e l’aggravarsi della crisi economica molti Comuni fanno scelte per tutelare i redditi più bassi e le categorie più deboli, stabilendo l’invarianza delle tariffe e dei tributi locali o innalzando la soglia di esenzione dell’addizionale comunale all’Irpef, Corciano va in netta controtendenza”. Lo denunciano in una nota i sindacati Cgil e Uil di Perugia, insieme alle categorie dei pensionati, Spi Cgil e Uilp, che sottolineano come il Comune di Corciano, nella generale difficoltà degli enti locali, figuri come una delle realtà più floride in Umbria, con un complesso di entrate, tra quelle corrisposte dai cittadini e le altre, intorno ai 50 milioni di euro ogni anno.
“L’11 dicembre 2023 l’amministrazione ha convocato le organizzazioni sindacali per la concertazione sul bilancio di previsione 2024 – si legge nella nota di Cgil e Uil – e in quella sede, nel rappresentare l’impostazione del bilancio, la vicesindaca con delega ha rappresentato la necessità di recuperare circa 90.000 euro, a causa dei tagli della finanziaria del Governo Meloni e dei maggiori costi energetici. Fin qui niente da ridire – continuano i sindacati – se non fosse che il Comune ha pensato bene di prendere questi soldi direttamente dai suoi cittadini, riducendo la soglia di esenzione Irpef dagli attuali 13.500 a 10.000 euro”.
Le organizzazioni sindacali, nel sottolineare come la soglia di esenzione fosse in vigore nel Comune già da diversi anni, hanno rimarcato che un simile provvedimento avrebbe penalizzato proprio i redditi più bassi della popolazione, cioè coloro che percepiscono uno stipendio o una pensione inferiore a 1.000 euro al mese, ribadendo la necessità che anche la tassazione comunale si applichi in maniera progressiva, secondo le fasce di reddito. La riunione si è conclusa con l’impegno, da parte della vicesindaca a verificare la controproposta avanzata dai sindacati.
“In questi giorni – scrivono ancora Cgil e Uil, insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati – siamo venuti a conoscenza del fatto che il Consiglio comunale di Corciano ha già approvato e licenziato il Bilancio di Previsione 2024, contenente anche il taglio da €13.500 a 10.000 della soglia di esenzione dell’addizionale comunale all’IRPEF (addizionale che, peraltro, è già al massimo consentito dalla legge), venendo quindi meno agli impegni presi”.
Questa scelta pone, secondo i sindacati, due questioni: “Una di metodo, in quanto è stata totalmente disattesa la concertazione (obbligatoria) con le parti sociali sulla tematica; l’altra, di merito, in quanto si va a incidere pesantemente sui redditi più bassi e Corciano si aggiudica così il triste primato di Comune con la soglia di esenzione Irpef più bassa e penalizzante della provincia di Perugia”.
“Nel denunciare pubblicamente tale operato – concludono Cgil e Uil – chiediamo un urgente incontro al sindaco per riesaminare insieme l’intera materia e ci riserviamo, in caso di rifiuto, altre forme di iniziative sindacali”.