A Dubai, in occasione della conferenza globale sul clima Cop28, la casa di moda di Solomeo Brunello Cucinelli ha ribadito il proprio impegno fattivo a favore di un progetto avviato nel 2022 in alcune zone dell’Himalaya quale frutto dell’intesa con la Fashion Task Force della SmI fondata da Re Carlo III d’Inghilterra. È stata l’occasione – spiega l’azienda – per gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento di questo progetto ispirato alla “umana sostenibilità”.
Si sta innanzitutto tenendo fede all’obiettivo di fondo, ovvero quello di poter ripristinare l’armonia tra le piccole comunità locali. Si sta lavorando alla rigenerazione dei paesaggi degradati e al recupero delle tradizionali abilità artigianali e tessili. In concreto, la casa di moda Brunello Cucinelli si sta impegnando per sostenere le economie locali del cashmere, del cotone e della seta, sempre tenendo alta l’attenzione alle questioni del cambiamento climatico e del rischio di una perdita progressiva della biodiversità. A tal fine si stanno riqualificando i paesaggi degradati del Western e dell’Eastern Himalaya anche grazie alla collaborazione con l’associazione Reforest Action e con la Circular Bioeconomy Alliance.
Si stanno ripristinando le foreste locali nella provincia di Assam – nell’Himalaya orientale – con molteplici specie di alberi endemici piantati in aree disboscate così da poter rigenerare il suolo e la relativa copertura forestale, ma al tempo stesso si sta lavorando alla formazione degli agricoltori indigeni alla creazione di sistemi agroforestali. A primavera si avranno i frutti dei primi raccolti di cotone. Nella regione del Ladakh, nell’Himalaya occidentale, e in particolare a partire dal villaggio di Kharnak (Parco nazionale di Hemis), il progetto sta sviluppando la catena del valore di una delle fibre più pregiate al mondo qual è la pashmina, coinvolgendo le comunità locali, le quali hanno già avviato le prime loro produzioni e vengono aiutate ad affrontare al meglio le conseguenze del cambiamento climatico attraverso buone pratiche agricole quotidiane. Sono già in fase di lavorazione le prime piccole quantità di pashmina arrivate dagli allevatori e dalle cooperative locali.
Riccardo Stefanelli, Ceo della Cucinelli ha così commentato: “Sin dal primo giorno in cui abbiamo assunto questo impegno siamo stati immensamente onorati al pensiero di poter offrire un nostro contributo a un così nobile progetto. Collaborare con Re Carlo, per noi, è già di per sé un fattore di crescita inestimabile ed è particolarmente gratificante poter cogliere così significative consonanze in tema di umana sostenibilità e di rispetto di ogni forma di vita del nostro meraviglioso pianeta. Quello dell’Himalaya Regenerative Fashion Living Lab è un progetto che ci fa toccare con mano la bellezza di un territorio e delle sue comunità e i significativi progressi che finora ci è riuscito di raggiungere credo ci permettano di guardare con ottimismo ai prossimi passi che andiamo a fare in questo straordinario cammino di umana sostenibilità”.
“Abbiamo dimostrato – ha aggiunto Stefanelli, secondo quanto riferisce una nota della casa di moda Brunello Cucinelli – che è possibile coltivare cibo dove non era più possibile farlo e creare le condizioni economiche affinché il lavoro delle donne e degli uomini venga giustamente retribuito. Ora proveremo a dimostrare che è possibile creare le condizioni affinché sia possibile vivere dignitosamente anche in luoghi come questi”. “E’ un grande orgoglio per la Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative, che ho l’onore di presiedere – ha commentato Federico Marchetti – poter condividere gli straordinari progressi raggiunti con questo progetto ad un anno esatto dalla prima presentazione al Cop27. Questi risultati significativi e tangibili ci confermano la bontà della strada intrapresa e ci spronano a continuare ad investire con coraggio per un nuovo futuro sostenibile, rigenerando le risorse naturali del nostro pianeta e conservando le preziose artigianalità che caratterizzano le economie locali. Sono molto riconoscente a Brunello Cucinelli, che crede fortemente nel progetto e nella nostra task force come strumento per rendere possibile, insieme, questo cambiamento”.