Un raffronto diretto tra i pigmenti usati all’epoca dal Perugino per realizzare la Pala d’altare di Corciano e le raffinate riproduzioni tessili indossate dai figuranti, accompagnati da musiche d’epoca e riadattamenti contemporanei. È stato un viaggio artistico coinvolgente l’incontro ravvicinato con l’opera di Pietro Vannucci dedicata all’Assunta in cielo: realizzata nel 1513 per la comunità di Corciano, è stata presentata in versione digitalizzata con il format “Arte sotto le stelle”. L’appuntamento, che ha visto una partecipazione del pubblico molto calorosa, è stato organizzato dal Comune e dalla Pro loco di Corciano nell’ambito del Corciano Festivalcon il sostegno di Fondazione Perugia. Per l’occasione, tra gli altri, è intervenuto il consigliere comunale Andrea Braconi, con delega Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale – Marketing Territoriale.
L’opera reale valorizzata in 3D. Grazie alla magistrale descrizione di due storiche dell’arte, Vittoria Garibaldi ed Alessandra Tiroli, l’evento è riuscito a coniugare la bellezza tangibile della Pala d’altare, ancora integra e collocata nella chiesa del borgo per la quale fu concepita, con la sua riproduzione digitalizzata ad altissima qualità, per far apprezzare al pubblico i particolari più minuziosi. “Eventi di questo genere nei borghi dell’Umbria – ha evidenziato Vittoria Garibaldi a margine della sua relazione – ritengo siano di grande importanza, innanzitutto perché avvicinano le comunità con quel mondo magico che è il mondo dell’arte, della cultura. In questa conferenza abbiamo parlato di colori, di abiti, di costruzione di pale d’altare. Tanti argomenti, ciascuno di essi rappresenta un piccolo passo importante nella conoscenza del mondo dell’arte, della nostra storia”.
Il punto sullo stato di conservazione. Il focus sul dipinto ha permesso anche di osservarne lo stato di salute, come ha poi spiegato Alessandra Tiroli dopo aver parlato dei pigmenti delle opere di Perugino, anche in raffronto con gli abiti riprodotti per i figuranti della rievocazione di Corciano. “La Pala è stata restaurata 20 anni fa – ha spiegato Tiroli – all’epoca furono fatte anche delle indagini diagnostiche per valutarne lo stato di conservazione. Le immagini digitalizzate, di altissima qualità, ci mostrano ora una campitura ingrandita rispetto a quella che è la pennellata, quindi ci fanno vedere dei dettagli che altrimenti potremmo osservare solo con un microscopio molto potente o altri strumenti. Ad oggi, non si osservano distaccamenti o sollevamenti della pellicola pittorica, per cui tutto sommato possiamo essere abbastanza soddisfatti dello stato di conservazione”.
Soddisfatta anche Fondazione Perugia per aver sostenuto, ancora una volta, la cultura locale. “Quest’anno – ha sottolineato Fabrizio Stazi, direttore di Fondazione Perugia – abbiamo investito molto in risorse a favore della ricorrenza del Perugino, attraverso diverse modalità, come i bandi, di cui questo progetto fa parte. Trattandosi di una iniziativa virtuosa, non poteva mancare il convinto sostegno di Fondazione Perugia, anche per il fatto che Corciano presenta, con il dipinto dell’Assunta, una testimonianza importantissima del noto pittore, che con il format ‘Arte sotto le stelle’ è stato presentato con una modalità particolarmente innovativa per valorizzare la cultura”.
Un evento legato a doppio fino con il territorio. “Abbiamo portato ‘Arte sotto le stelle’ a Corciano anche cercando di declinare il format sia per la ricorrenza del Perugino sia per il territorio – ha concluso Aldo Pascucci, vice presidente di Archimede Arte -. Per l’occasione, abbiamo infatti cercato di mettere in evidenza i colori e i costumi che fanno parte delle opere dell’artista per renderli uniformi a ciò che restituisce il territorio, dove il mondo del fashion e la moda sono molto importanti”.
Ad accompagnare la conferenza, intramezzi di musiche rinascimentali suonate da Luca Burocchi e Daniele Marinelli su spartiti d’epoca. Sul finale, sono sfilati i figuranti con gli abiti della rievocazione storica, a cura dell’associazione turistica Pro loco Corcianese. L’evento si è concluso con la proiezione di un video realizzato con immagini del borgo di Corciano, del dipinto di Perugino e del contratto del pittore per la commissione dell’opera, per la prima volta digitalizzato ad altissima qualità.