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sabato 23 Novembre 2024
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Danza multietnica a Corciano: performance che superano confini e barriere

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Una magia avvolge gli spettatori durante una straordinaria performance di danza orientale, dove i movimenti sinuosi e i costumi sgargianti vanno oltre l’idea di seduzione per creare un rito collettivo di consapevolezza e ritrovamento di sé. Noura Adel, nota come Benedetta Bono nella vita quotidiana, è una professionista della Danza del Ventre in stile egiziano e delle forme più contemporanee della Tribal, come la Gypsy e la Fusion. È anche la direttrice artistica dell’A.S.D. “Bab Nour” (Porta della Luce), la scuola di Danze Multietniche più longeva nella zona di Perugia, fondata nel 2005 e attiva oggi in diverse sedi umbre, tra cui Ellera di Corciano.

Le allieve di questa scuola, che hanno recentemente presentato il loro spettacolo finale presso il Teatro di Rebecca, sono donne alla ricerca di un momento di evasione e crescita personale attraverso la danza. Tra di loro ci sono mamme, figlie, mogli, fidanzate e professioniste di vari settori. La scuola accoglie anche donne con diverse abilità, come Giulia, una giovane affetta da sindrome di Down, che danza per superare i suoi limiti e ispira le sue colleghe a fare altrettanto. C’è anche una ragazza sorda che, attraverso le vibrazioni percepite sulla pianta del piede, riesce a sentire la musica e ad esprimersi con il corpo.

Noura Adel, che ha iniziato a danzare a 19 anni, ha scelto di insegnare per condividere i benefici che ha sperimentato nella sua vita. Grazie alla danza, ha superato la sua introversione e ha imparato a “volare”. Ora, il suo obiettivo è aiutare altre donne a fare lo stesso. Il suo nome d’arte, Noura, significa “luminosa” e rappresenta la sua volontà di portare luce nella vita delle persone attraverso la danza. Adel è un omaggio personale a un capofamiglia egiziano che, insieme alla sua famiglia, seguiva con entusiasmo le sue esibizioni in una fumeria araba a Riccione. È stato il suo primo fan.

Negli anni, Noura ha perfezionato la sua arte studiando con maestri rinomati come Zaza Hassan, Mo Geddawi, Raqia Hassan e Sadie Marquardt. Ha sperimentato nuove forme di danza su se stessa per poi trasmetterle alle sue allieve. La danza del ventre, secondo Noura, permette alle donne di connettersi con il proprio corpo, risvegliare l’energia del Kundalini e scoprire una forza vitale incredibile. Dalle sue esperienze nell’Emilia Romagna, Noura è tornata a Perugia quasi 20 anni fa e da allora organizza corsi che promuovono l’aggregazione, lo spirito di squadra e la formazione di legami d’amicizia duraturi.

Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, con la scuola che ha risentito della mancanza della dimensione fisica condivisa durante le lezioni online, Noura è determinata a mantenere l’entusiasmo delle sue allieve. La situazione economica generale potrebbe rappresentare una sfida, ma l’amore per la danza supera tutto. Durante le lezioni, si utilizzano vari strumenti come i cimbali, le sciabole, i ventagli, il bastone, i veli e le ali di Iside. Persino i candelabri trovano un ruolo speciale nella danza, portando benedizioni agli sposi. Attraverso micro-movimenti, le donne superano le rigidità fisiche, consentendo al busto e al bacino di muoversi indipendentemente l’uno dall’altro. Questo processo aiuta anche a superare le rigidità mentali, che rappresenta una delle bellezze della danza stessa.

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