In seguito all’incendio verificatosi presso l’azienda Calcestruzzi Magione Gradassi & C. s.a.s., ubicata nel Comune di Corciano, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria e la ASL Umbria 1 hanno emesso un comunicato congiunto indicando la necessità di adottare misure di protezione per garantire la sicurezza dell’ambiente e la salute pubblica. Le autorità competenti hanno definito un’area di raggio di 250 metri dal luogo dell’incendio, all’interno della quale sono state stabilite una serie di restrizioni e divieti al fine di minimizzare i possibili rischi derivanti dall’emergenza. Il Comune di Corciano ha recepito le indicazioni pubblicando un ordinanza firmata dal sindaco Lorenzo Pierotti.
Tra le misure adottate, vi è il divieto di utilizzo dei locali adibiti ad asilo o scuole per l’infanzia per almeno 24 ore a partire dall’emissione del provvedimento. Questa precauzione mira a proteggere i bambini da eventuali agenti inquinanti presenti nell’aria. Inoltre, è stato deciso di sospendere l’utilizzo degli impianti di ventilazione forzata fino a quando non verranno eseguite pulizie straordinarie dei sistemi filtranti. Tale intervento è essenziale per evitare la diffusione di particelle dannose nell’ambiente circostante.
Al fine di preservare la catena alimentare e garantire la sicurezza dei consumatori, è stato imposto il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, nonché di funghi epigei spontanei ed erbe spontanee. Questa decisione ha lo scopo di prevenire l’accumulo di sostanze tossiche nei vegetali a seguito dell’incendio.
Le restrizioni si estendono anche al pascolo e al razzolamento degli animali da cortile, con l’obiettivo di tutelare la salute degli animali e impedire l’assunzione di sostanze nocive attraverso la loro alimentazione. È stato inoltre vietato l’utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali.
L’adozione di tali misure si basa sulla volontà di proteggere l’ambiente e la salute pubblica da potenziali rischi derivanti dall’incendio. L’azienda coinvolta, le autorità locali e gli enti preposti alla tutela ambientale e sanitaria collaboreranno per monitorare la situazione e valutare ulteriori azioni da intraprendere.