Integrazione, rispetto, amicizia. Tre parole che in occasione della ‘Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo’ (istituita nel 2002 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite) hanno campeggiato anche alle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia di Mantignana, polo dell’istituto comprensivo Bonfigli di Corciano diretto dal dirigente scolastico prof. Daniele Gambacorta. Una splendida giornata contraddistinta dall’allegria e dal coinvolgimento di bambini, genitori, insegnanti, staff e caratterizzata da balli, pietanze culinarie e racconti di storie di vari paesi, rientrante nel progetto di plesso ‘Un mondo inclusivo’ che tende ad aprire la scuola ad una esperienza multiculturale.
Ogni genitore ha rappresentato usi e costumi del proprio paese d’origine, per una iniziativa particolarmente apprezzata anche dai piccoli, ben felici di conoscere tradizioni ed aspetti folkloristici dei vari compagni di scuola. Italia, Marocco, Ecuador, Polonia, Romania, Albania, Palestina, India e Costa d’Avorio le nazioni protagoniste, con i genitori coordinati dalle insegnanti Annunziata Tuosto, Roberta Iaconi, Nara Fidati, Maria Cristina Ruotolo, Clara Covarelli, Maria Mosca, Caterina Calzerozzi, le collaboratrici scolastiche Donatella Battistoni e Simonetta Maccarelli e dalle dipendenti della cooperativa ‘Corciano a mensa’ Elda Sallaku e Clara Hirbawi’. Ha aperto la giornata una mamma proveniente dalla Polonia la quale ha raccontato la tradizione natalizia nel suo paese ed ha cantato in polacco una canzone per bambini. La seconda ad esibirsi è stata una mamma proveniente dalla Romania, che ha regalato a ciascun bambino della scuola un uovo di legno dipinto riferendosi così alla tradizione pasquale rumena. Successivamente ha mostrato un gioco tipico della tradizione pasquale per rompere le uova sode dipinte.
È intervenuto, poi, un papà originario dalla Costa d’Avorio, che ha cantato un canto tipico di inizio giornata scolastica. Una dipendente della cooperativa, insieme alla mamma di un alunno, si sono esibite in una danza araba, nei loro rispettivi costumi tradizionali palestinesi e marocchini, coinvolgendo nel ballo tutti i bambini. Ha proseguito l’altra dipendente della cooperativa, proveniente dall’ Albania, la quale ha portato la bandiera ed ha cantato l’inno nazionale albanese. Una mamma proveniente dall’ Ecuador, ha portato delle illustrazioni degli elementi salienti del suo Paese, come le tartarughe e le iguane delle Isole Galapagos ed ha coinvolto tutti i bambini in un allegro girotondo. Quindi una mamma proveniente dall’India, vestita con il costume tipico della sua regione, ha eseguito, con il suo bambino, un ballo tipico. Ultima è stata la mamma italiana, proveniente da Perugia, la quale, attraverso dei cartelloni illustrati ha narrato la storia del pane sciapo umbro, partendo dalla filastrocca del chicco di grano.
La giornata si è conclusa con un saluto da parte di tutti i genitori partecipanti, ciascuno nella propria lingua, scritti su di un cartellone. Saluto al quale hanno risposto i bambini (che hanno degustato anche pezzetti di pane sciapo con olio offerto dalla cooperativa) cantando il brano ‘Il rispetto’, per sottolineare l’importanza di un concetto fondamentale ad ogni latitudine e ad ogni età e far aumentare la consapevolezza dell’importanza del dialogo fra differenti culture. E così una splendida giornata è andata in archivio tra gli applausi generali, con la speranza che tale iniziativa possa essere replicata anche in futuro.
Daniele Sborzacchi