Dopo la presentazione delle liste per le elezioni amministrative di Corciano riteniamo doveroso condividere con quante e quanti ci danno fiducia e dialogano con noi, dentro e fuori dalle istituzioni comunali, le ragioni per cui Rifondazione Comunista non sarà presente in questa tornata elettorale. La crisi democratica e culturale, economica, sociale, ambientale e climatica che investe l’intero Paese richiede, a nostro giudizio, un cambiamento radicale anche di alcune politiche locali, come abbiamo sostenuto fin dai primi incontri avuti con il Partito Democratico, riguardo, in primo luogo, al consumo del suolo e alla proliferazione di centri commerciali, che si espandono, richiamano traffico automobilistico e aumentano le emissioni e i tassi di inquinamento. Il percorso, come risaputo, si è interrotto per un veto che il così detto “terzo polo” ha espresso nei confronti del coinvolgimento del Movimento 5 Stelle, inizialmente invitato al tavolo.
Per questo, noi di Rifondazione Comunista, insieme ai rappresentanti di M5S, Alleanza Verdi-Sinistra ed Articolo 1, avevamo annunciato pubblicamente e avviato un percorso unitario per la costruzione di un progetto politico che avevamo insieme definito progressista e di sinistra. Avevamo individuato alcuni temi imprescindibili da cui partire, come la chiusura del ciclo dei rifiuti, tutela del suolo come patrimonio da difendere, comunità energetiche ed energie rinnovabili, vivibilità degli spazi verdi, bilancio partecipato, servizi pubblici alla persona da implementare a partire da quelli educativi e socio-assistenziali e dai presidi sanitari territoriali, il contrasto alla precarizzazione del lavoro. Tuttavia, dopo il primo incontro pubblico organizzato insieme, in cui si era cominciato a delineare il profilo programmatico a partire dalla proposta di costituzione delle comunità energetiche, prima Articolo 1 e successivamente Alleanza Verdi-Sinistra si sono sottratti al percorso comune, deprivando di senso la coalizione “Sinistra per Corciano” cui avevamo lavorato con convinzione, ci sentivamo impegnate e impegnati, puntando a coinvolgere altre e altri nel percorso. Prendiamo atto del ripensamento, anche se a nostro giudizio gli orientamenti del centro sinistra di Corciano sull’ambiente e il territorio, sulla gestione dei servizi, sulla partecipazione democratica, non sono cambiati.
Nel riconoscere al Movimento 5 Stelle serietà e coerenza politica, per le stesse ragioni di serietà e di coerenza riteniamo che il progetto politico di sinistra alternativa, a Corciano come in Umbria, sia un processo tutto da costruire, senza precipitazioni elettorali nei tempi ristretti in cui ci siamo trovati a operare. Ringraziamo le persone che in questo periodo abbiamo coinvolto e con le quali restiamo impegnati a portare avanti l’iniziativa pubblica sul nostro progetto politico, anche nel territorio di Corciano. Siamo convinte e convinti che a partire dal livello locale di governo si debba dare voce alle cittadine e ai cittadini perché a guidare sia l’interesse pubblico e non privato, per costruire una diversa idea di società (e delle relazioni politiche), assumendo come bussola la Costituzione antifascista: c’è un mondo diverso da guadagnare.
PRC
Circolo “Corrado Tiroli” di Corciano