Singolare scoperta nel Comune di Corciano, che affonda le sue radici nella storia di oltre cent’anni fa e ne rivela dimensione internazionale, nota già allora e legata all’ecologia, in particolare al mondo delle api. A darne notizia è Gianfranco Cialini, attuale presidente e fondatore del Lions Club di Corciano Ascanio della Corgna, già direttore della Biblioteca centrale della facoltà di medicina e chirurgia e curatore del Fondo antico dell’Università degli Studi di Perugia. Personaggio eclettico, noto per le ghiotte scoperte archivistiche e storiche tra cui il ritrovamento di alcuni frammenti di manoscritti ebraici nella biblioteca del dottorato dell’Università degli studi di Perugia e il rinvenimento delle ossa del marchese Ascanio della Corgna (a cui – anticipa – “entro pochi mesi, verrà data giusta sepoltura” – ndr), si è imbattuto in una particolare cartolina postale, da cui si deduce che a Solomea era attivo un Osservatorio facente parte di un’associazione di apicultura, che superava i confini regionali e nazionali.
“Ho acquistato la cartolina su ebay – racconta Cialini – è una cartolina di Solomeo con la foto di una casa con degli alveari. La scritta riporta ‘Solomeo – R. (Regio) Osservatorio Apistico’ con la data del 31 marzo 1905. Affrancata, venne spedita dall’Ufficio postale di S. Mariano a Elise Sicard, Golfe Juan (Vallis Aurea) Alpes Maritimes France. Sul frontespizio a fianco della foto – prosegue Cialini – è riportata la frase in francese ‘Souvenir d’ amitié , votre amie affilié’”. Tanto è bastato per solleticare lo spirito del ricercatore e dare corpo alla storia. “Da ricerche effettuate e con la consulenza di Tiziano Gardi docente di Apicultura all’Università di Perugia e dell’antropologo Luciano Giacchè – prosegue lo storico – ho scoperto che in quell’ anno era direttore dell’Osservatorio di Solomeo il maestro della locale scuola rurale Pietro Monini.. Pietro Monini oltre essere un valente maestro era un apicoltore e aveva pubblicato diverse opere delle quali tre sono conservate presso le biblioteche dell’Università di Perugia”.
La ricerca certosina, ovviamente non si è fermata ed oltre a reperire i testi di Monini (Corso elementare di agraria teorico-pratico redatto in compendio per uso delle scuole rurali, Perugia 1898; L’ apicultura nel perugino, l’alveare rustico e il metodo empirico, Perugia, 1902; L’ empirismo in apicultura e il metodo razionale: manuale pratico-teorico, Perugia 1908), Gianfranco Cialini ne ha approfondito la figura, arrivando a comprendere che aveva conosciuto l’apicultrice francese Sicard che abitava in Costa Azzurra dove c’era e ci sono ancora oggi apicoltori – a differenza della zona di Solomeo. “Bisogna comunque sottolineare – dice ancora l’eclettico storico – che nel Censimento dell’ Agricoltura del 1921 la provincia di Perugia risultava possedere il maggior numero di alveari in Italia (22.600). Petro Monini era nato a Perugia nel 1860, morirà a Solomeo il 1 giugno 1911 all’ età di 51 anni, dei quali 17 vissuti a Solomeo come Maestro.
Nel cimitero Solomeo sono conservati i suoi resti in un sarcofago sormontato da una lapide con la sua foto che riporta la scritta ‘Qui Dorme Il Sonno Dei Giusti Pietro Monini Di Anni 51 M. Il 1 Giugno 1911 – Valente Apicoltore Per 17 Anni Maestro Di Solomeo – I Numerosi Allievi Ed Amici Q M P’ e sotto è riprodotta un alveare con delle api”. La storia racconta che con la morte di Pietro, Solomeo perderà l’ Osservatorio dell’apicultura e la fama internazionale acquisita che oggi, a 112 dalla morte viene riscoperta attraverso una sua cartolina. “Di tutto ciò è stato informato il Sindaco di Corciano e data comunicazione all’ imprenditore Brunello Cucinelli” conclude Cialini, assicurando che “il Lions Club si riserva di organizzare una conferenza, a breve, durante la quale saranno illustrati i particolari del ritrovamento”.