La Stagione 22/23 del Teatro della Filarmonica di Corciano prosegue lunedì 26 dicembre alle 18.30 con Canto di Natale di Charles Dickens, con la regia e l’interpretazione di Ciro Masella e le musiche di Alessandro Luchi. Una delle storie più popolari, conosciute e amate di sempre (da grandi e piccini, a tutte le latitudini e da quando è stata pubblicata fino ai nostri giorni) riprende corpo e voce in uno spettacolo suggestivo, evocativo e divertente, in un viaggio fra fantasmi del passato, del presente e del futuro e figure che si imprimono nel cuore e nella mente dello spettatore per la loro forza emotiva e per la loro irresistibile comicità. Uno dei racconti più commoventi e divertenti di sempre, capace di prenderci per mano e di trasportarci in luoghi (fisici e dell’anima) e atmosfere lontane eppure così familiari, così intime e conosciute.
Una storia che parla al cuore di tutti noi. Ancora e per sempre.
Il Canto di Natale (A Christmas Carol, in Prose. Being a Ghost-Story of Christmas), noto anche come Cantico di Natale, Ballata di Natale o Racconto di Natale, è un romanzo breve di genere fantastico del 1843 di Charles Dickens (1812-1870), ed è anche una delle sue opere più famose e popolari. È il più importante della serie dei Libri di Natale (The Christmas Books). Il romanzo è uno degli esempi di critica di Dickens alla società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. Narra della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di Natale da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti da un’ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Il Canto unisce al gusto del racconto gotico l’impegno nella lotta alla povertà, allo sfruttamento minorile e all’analfabetismo, problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà).