La polizia di Stato di Perugia, in seguito agli accertamenti amministrativi eseguiti dal personale della divisione anticrimine, ha emesso un Daspo “Willy” nei confronti di una donna di 33 anni che lo scorso 11 ottobre, in stato di ebbrezza, aveva aggredito la titolare di un esercizio pubblico di Corciano. Sul posto erano intervenuti gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che avevano tratto in arresto la donna per il reato di rapina e lesioni personali. La 33enne era stata inoltre deferita all’autorità giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale.
Il Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto il 12 ottobre. Il grave episodio avvenuto – sottolinea la questura – che ha generato un particolare allarme sociale, ha indotto il questore della provincia di Perugia, Giuseppe Bellassai a emettere il Daspo “Willy”, al fine di tutelare le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di scontri. Alla 33enne destinataria del provvedimento sarà vietato l’accesso ai pubblici esercizi adibiti alla vendita e somministrazione di bevande o ai locali di trattenimento presenti nell’intera provincia per la durata di sei mesi. Alla stessa, inoltre, sarà interdetto lo stazionamento nelle loro immediate vicinanze. Queste misure di prevenzione rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (Dacur). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con una sanzione da 8mila a 20mila euro.
Il Daspo “Willy” è una misura di prevenzione personale atipica di competenza dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, rientrante nella categoria dei “Divieti di accesso ad aree urbane” (denominati D.Ac.Ur), la cui disciplina è stata modificata nel dicembre 2020 all’indomani dei tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro.