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martedì 5 Novembre 2024
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Conferito dalla Sapienza il dottorato a Brunello Cucinelli, è il terzo riconoscimento universitario per l’imprenditore di Solomeo

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“Mio padre, morto nello scorso mese di aprile, mi ammoniva sempre con queste parole: ‘questi riconoscimenti ti fanno onore, ma non dimenticare mai che provieni da una famiglia di contadini e rammenta sempre di essere una brava persona’. Ed io mi rivolgo ai giovani presenti, dicendo loro che aver conosciuto la povertà è stata per me una fortuna”. Con questi ricordi Brunello Cucinelli ha aperto oggi la sua lectio magistralis nell’aula magna del Rettorato dell’Università La Sapienza, prima di ricevere, dalla rettrice Antonella Polimeni, il dottorato di ricerca honoris causa in Management, Banking and Commodity Sciences. Terzo riconoscimento universitario per l’imprenditore-cavaliere del lavoro, come ha precisato la rettrice nella prolusione, “dopo la laurea ad honorem in Filosofia ed Etica delle relazioni umane dall’università di Perugia e il dottorato di ricerca honoris causa in Filosofia dell’università di Messina”.

Altri relatori presenti alla cerimonia, il preside della facoltà di Economia Fabrizio D’Ascenzo, che ha posto l’accento sulla personalità di Cucinelli, e Alberto Pastore, professore di Economia e gestione delle Imprese, autore dell”elogio’ di Cucinelli. Dopo aver brevemente ricordato la storia imprenditoriale di Cucinelli, “partita nel 1978 con una piccola azienda per la produzione di pullover di cachemire” e “sviluppatasi da metà degli anni Ottanta dopo l’acquisto di un castello diroccato del XIV secolo nel borgo di Solomeo in Umbria, vicino Perugia”, la rettrice ha enunciato le motivazioni del dottorato a Cucinelli: “per avere saputo coniugare una storia imprenditoriale di successo con il rispetto della vocazione del territorio e dei valori sociali, dando vita a un nuovo umanesimo dell’impresa”. Dando vita “a un modello di capitalismo – ha detto – non solo come strumento per generare profitto, ma anche un modello di capitalismo che ponga al centro l’essere umano e la sua valorizzazione”.

La rettrice ha quindi ricordato le iniziative di Cucinelli per la valorizzazione del borgo di Solomeo, tra cui “il Foro delle Arti, la Biblioteca neoumanistica e aureliana, il Ginnasio, l’Anfiteatro e il Teatro, come il progetto che vedrà la luce nel 2024, della Biblioteca universale, il Progetto per la bellezza, che prevede la de-cementificazione e bonifica di una vasta area industriale antistante il borgo e il concreto contributo versato per il restauro delle facciate della Chiesa di San Lorenzo, Cattedrale di Perugia”. Cucinelli, sempre rivolgendosi ai giovani presenti in aula, ha ricordato che lui non amava studiare e la sua “università della vita, dell’anima è stato il bar”. “Un luogo dove trovavi sempre qualcuno disposto ad ascoltare le tue pene – rammenta – e poi una diversità di persone che con i loro racconti ti insegnavano la strada della vita”. Il Re di Solomeo ha ricordato anche che nel bar s’innamorò, sentendo parlare gli studenti universitari, della filosofia, e lui studente geometra cominciò a studiarla partendo da Kant. Una frase illuminò il giovane Brunello: “Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”. Poi il dolore provato nel vedere suo padre umiliato al lavoro dal suo capo. Da qui la decisione: “nel futuro avrei voluto lavorare per la dignità morale ed economica dell’essere umano”.

E una volta avviata l’azienda di maglieria, ha ricordato la volontà “di non consumare ma di utilizzare i doni del creato”. Poi l’acquisto del castello di Solomeo, al centro del paese natale di sua moglie e la decisione di farne un luogo di lavoro ideale: “immaginandolo ordinato, pulito, luminoso, cosicché ognuno potesse lavorare in luoghi e ambienti migliori, più belli e amabili, unitamente a stipendi più ali, per una vita maggiormente dignitosa. Questo è ciò che intendiamo per capitalismo umanistico e umana sostenibilità e crediamo vi debba essere sostenibilità ambientale, economica, culturale e spirituale”. Infine l’annuncio della decisione di costruire “una Biblioteca universale a Solomeo, per la filosofia, la letteratura, l’architettura e l’artigianato. E come faccio spesso con il mio amico l’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi (presente alla cerimonia) guardando il creato, con immensa gratitudine che le stelle e il cielo ci indichino la via della vita”.

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