A San Mariano, nell’area costeggiata dalla strada fra via Gagarin e via Parco, sorgerà a breve un nuovo centro commerciale. La struttura ospiterà un supermercato MD e negozi dei marchi Caddy’s (prodotti per la cura e bellezza del corpo e prodotti per la casa), Satur (arredo, oggettistica e piccoli elettrodomestici) e Tedi articoli regalo e decorazioni, giochi e articoli di cartoleria).
Il progetto è stato realizzato dall’architetto Claudio Malfagia e i lavori, iniziati lo scorso 18 maggio, sono affidati alla ditta Geco. Saranno realizzati tre edifici commerciali per complessivi quattro mila metri cubi e una nuova viabilità di accesso. Si tratta di un nuovo insediamento commerciale che nei giorni scorsi ha fatto sollevare alcune polemiche soprattutto nei social. Noi di Corciaonline ne abbiamo parlato con l’assessore all’urbanistica di Corciano Francesco Mangano.
Una nuova area commerciale a San Mariano di Corciano sta creando polemiche. C’era davvero bisogno visto che si trova a poca distanza da zone analoghe?
“L’area non è affatto nuova, ha una destinazione commerciale sin dal 1985, come ribadito dalla modifica al Piano Regolatore Generale del 2003. Rispetto alla previsione del PRG l’Amministrazione Comunale non ha alcun potere di vietare l’intervento; è come se qualcuno pretendesse di vietare la costruzione di una casa su un terreno edificabile, dal punto di vista urbanistico è la stessa cosa”.
Non si potevano recuperare edifici già costruiti invece di occupare un terreno libero?
“Per evitare nuove costruzioni commerciali-industriali-artigianali, abbiamo previsto agevolazioni finanziarie ed esenzione totale Tari per 3 anni in favori di chi recupera edifici esistenti. E’ il massimo che potevamo fare, ma non esiste alcun potere di imporre tale opzione agli imprenditori”.
L’amministrazione comunale poteva fare qualcosa per limitare l’impatto del progetto?
“Abbiamo fatto di più: l’area aveva una capacità edificatoria di 14.000 mq, siamo riusciti a ridurre l’intervento a meno di 4.000 mq, imponendo standard urbanistici come 250 posti auto, 48 alberi ed una sistemazione dell’area omogenea all’ambiente circostante. Oltre agli oneri di urbanizzazione, in convenzione abbiamo imposto la realizzazione di una rotatoria per garantire maggiore sicurezza all’incrocio tra via Parco e via Gagarin e la sistemazione del marciapiede di Via Parco lato Chiesa. Non è possibile vietare l’intervento, ma abbiamo applicato tutte le opportunità previste dalla legge urbanistica”.
Il comune potrebbe prevedere la realizzazione di nuovi spazi verdi per controbilanciare la cementificazione?
“Gli spazi verdi son anch’essi previsti dal Piano Regolatore Generale e il nostro territorio ne ha diversi. Nella zona abbiamo realizzato due anni fa il Parco delle Fate, sistemato il boschetto dietro la scuola e realizzato proprio in questi giorni una connessione ecologica con un sentiero che da via Settembrini porta a via Parco. Inoltre, sono iniziati i lavori della Piazza botanica davanti al Girasole: dove prima c’erano bitume e cemento sorgerà una grande piazza greeen a disposizione di famiglie, giovani e anziani”.
Quanto denaro entra nelle casse comunali per un’operazione come questa?
“Nelle casse del Comune entrano gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria previsti dalla legge per qualsiasi altra costruzione; nel caso specifico, circa 70.000,00 euro cui devono aggiungersi i costi indiretti delle opere pubbliche rotatoria e marciapiedi”.
Chi decide quali marchi andranno a usufruire degli spazi commerciali e in base a quale logica?
“Sia sulla realizzazione dell’intervento che sui marchi commerciali il Comune non ha alcun potere di scelta, è del tutto estraneo. Si tratta, ripeto, di un’iniziativa privata”.
Non pensa che si farà ulteriore concorrenza a negozi più piccoli o esercizi che già insistono da anni nella zona?
“Le iniziative ed attività commerciali sono liberalizzate sin dal 1998, non esiste più alcuna possibilità di limitazione né in quantità né in qualità. Nell’area sorgerà il Supermercato MD, con due annessi concessi ad altri marchi. MD farà concorrenza ad altri supermercati, a mia memoria non c’è in zona alcun piccolo negozio di alimentari. In ogni caso, la funzione pubblica del Comune non è quella di vietare la concorrenza. Io non amo i centri commerciali, preferisco andare in biblioteca, a teatro, nelle librerie, al cinema, ma in questi posti non trovo le file che mi capita di rinvenire quando mi tocca fare spesa o comprare abiti. La liberalizzazione del commercio è nata proprio per rispondere alla necessità di tutelare i consumatori, evitare i monopoli; il Decreto Bersani nel 1998 ci ha dato la possibilità di cambiare assicurazione Rca senza dovere aspettare 6 mesi, di rinegoziare il mutuo, di cambiare gestore di telefonia. Ed ha liberalizzato il commercio. Su questa logica, giusta o sbagliata, il Comune è l’ultima ruota del carro”.
Qual è il termine previsto dei lavori?
“Per quanto è scritto nel progetto i lavori dovrebbero finire a dicembre 2022, ma non si tratta di un’opera pubblica. Al Comune interessa che siano realizzate entro i termini le opere pubbliche poste a carico del lottizzante”.
A livello di viabilità cosa cambierà nella zona?
“Secondo lo studio che abbiamo imposto non ci saranno ricadute negative sulla viabilità, anzi la rotatoria consentirà di regolare meglio la viabilità all’incrocio tra via Parco e via Gagarin, dove c’è anche la struttura Cose & Cose”.
Come procede l’altro importante progetto di centro commerciale all’ex Ellesse?
“Anche in questo caso si tratta di un intervento su area commerciale con un’importante opera di bonifica. Gli edifici ex Ellesse si estendevano per 30.000 mq, molti ormai decadenti e con elementi in eternit. Il Piano attuattivo presentato da Oasi ha consentito di abbattere questi edifici e realizzare un intervento di 7.000 mq; ciò significa che rispetto a prima avremo 23.000 mq di cemento in meno. Anche in questo caso abbiamo ridotto al massimo la cubatura e posto in carico al lottizzante una serie di interventi, tra cui la realizzazione di una strada che da via Gramsci porta agli impianti sportivi di Ellera”.
La periferia di Corciano negli ultimi anni è diventata una grande parco commerciale, quali sono i pregi e i difetti?
“Il Parco commerciale di San Mariano non è una periferia, è il riferimento commerciale di un’intera area che va dal lago fino a Perugia. Il PRG del 1985 e del 2003 ci ha permesso di essere ciò che siamo, ovvero il secondo Comune più ricco dell’Umbria, il secondo per performance produttiva, l’unico che ha una popolazione in lieve crescita, la destinazione di centinaia di famiglie che qui decidono di vivere. E lo fanno perché abbiamo strutture pubbliche all’avanguardia, centri di aggregazione sociale, centri sportivi, scuole innovative, servizi puntuali. Dobbiamo abituarci a questa dimensione “cittadina”, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Il problema serio della viabilità riguarda lo snodo della rotonda quattro torri, dove svolge un ruolo decisivo la strada corcianese che porta, tra l’altro, all’Ospedale. Ma in ogni caso parliamo di rallentamenti e file che durano tra i 4 ed i 5 minuti massimo; se ci sente un automobilista di Roma, si mette a ridere”.
Lorenzo G. Lotito