“Incontro con l’autore” è il progetto dell’Istituto “Benedetto Bonfigli” che prevede la conoscenza diretta degli scrittori dei romanzi letti dagli studenti nel corso dell’anno scolastico. Per il 2021/22 ben 20 classi hanno aderito al progetto, intraprendendo con gli insegnanti la lettura dei testi scelti: “Léon” di Sara Allegrini, per le classi seconde e “Noi siamo qui” di Giovanni Pannacci per le classi terze. Il confronto con gli autori, come sempre, si è tenuto durante il secondo quadrimestre. “La lettura è esperienza individuale e sociale – riporta, tra l’altro, una nota dell’Istituto – si legge per sé e per raccontare quello che si è letto. Più impariamo a condividere ciò che leggiamo, come ci ricorda Aidan Chambers ne ‘Il lettore infinito’ più diventiamo lettori consapevoli. Gli incontri con l’autore rappresentano, in questo processo, un tassello importante. Le competenze di uno scrittore sono infatti diverse e complementari rispetto a quelle di insegnanti e contribuiscono a trasmettere l’amore per le storie e per la lettura.
L’attivazione dell’amore per la lettura è possibile se riusciamo a far sentire i ragazzi partecipi e attori, parte viva del processo. Avere l’opportunità di scambiare con l’autore sentimenti e sensazioni scaturiti dalla lettura dei suoi romanzi, porre domande sulla storia ma anche sulla vita è un passaggio formativo che emoziona e lascia il segno. Ma, soprattutto, di libro in libro si impara a ragionare e dialogare, diventando lettori consapevoli. Perché non si nasce lettori ma lo si può diventare”. I ragazzi hanno ben compreso lo spirito del progetto e gli incontri sono stati vivacissimi, da suscitare i commenti più che positivi degli stessi autori. “Ringrazio sempre gli insegnanti quando fanno leggere un libro – ha detto Sara Allegrini – Poi. Se fanno leggere Léon, ringrazio ancora più di cuore! Esco dagli incontri con i ragazzi della scuola media sempre piena di stupore: per quello che sono riusciti a leggere tra le righe, scavando il testo in profondità, sollevando dubbi e domande intelligenti, per i righe, per i consigli da editor competenti, che non mancano mai, e non per le meravigliose illustrazioni che rendono “visibili” le mie storie”.
Anche Giovanni Pannacci ha espresso parole lusinghiere. “Sono stati tre giorni intensi e bellissimi, durante i quali ho incontrato dieci classi in tre plessi diversi, centinaia di giovani lettori pieni di entusiasmo e domande su ‘Noi siamo qui’. Mi hanno perfino fatto promettere che il romanzo avrà un seguito – ha aggiunto – Grazie per l’incredibile lavoro di analisi e approfondimento che ragazzi e ragazze hanno fatto sul mio testo, grazie per la maturità e interesse che hanno dimostrato, anche quando abbiamo toccato temi molto delicati. E grazie, naturalmente, a tutte le insegnanti che hanno curato questo progetto, dedicandoci mesi di lavoro. Alla prossima!”