Tre secoli di musica d’organo tra Italia e Germania è il titolo del concerto che Gabriele Giacomelli eseguirà domenica 1 maggio alle 17.30.
Un programma concepito per mettere in luce le caratteristiche timbriche dell’organo di Solomeo, offrendo una varietà di autori e di stili. Dalle variazioni sulla musica di corte di Ferrini e Picchi si passa a un’affascinante Folias sudamericana attribuibile a Zipoli. Passando per un cantabile Adagio haendeliano e una bella Sonata di Pescetti si entra nell’epoca neoclassica con una lirica Elevazione di anonimo fiorentino, cui seguono il celebre Minuetto di Boccherini (ben adattabile anche all’organo) e uno splendido Adagio di Beethoven, per concludere nel segno del Romanticismo risorgimentale con una rielaborazione organistica dei Vespri siciliani di Verdi.
Giacomelli, oltre che attivissimo concertista in ogni parte del Globo, ha inciso svariati CD guadagnandosi le 5 stelle su Amadeus e 4 stelle della rivista britannica Choir & Organ.
Suoi saggi sono stati pubblicati in riviste scientifiche anche internazionali e in libri pubblicati da editori quali Libreria Editrice Vaticana, Olschki, Yale University Press.
È autore di tre libri sugli organi e la musica sacra in Toscana. È coautore con Salvatore Accardo dei libri di testo per le scuole medie Stradivari (Bompiani, 2012) e Sulle note di uno Stradivari (Fabbri, 2017).
Direttore artistico della rassegna O flos colende, organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore nel Duomo di Firenze sino dal 1997 e del Festival Zipoli promosso dal Comune di Prato dal 1998, è Ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali per il restauro degli organi antichi di Firenze, Pistoia e Prato.
L’ingresso è libero ma sarà obbligatorio esibire il Green Pass e indossare la mascherina FFP2