Al Teatro della Filarmonica di Corciano il David di Donatello Giorgio Colangeli veste i panni del ‘trasparente’ professor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei classici pirandelliani: L’uomo, la bestia e la virtù, uno dei testi più rappresentati del drammaturgo siciliano. L’appuntamento è sabato 9 aprile alle 21. Co-protagonista nel ruolo del Capitano Perella il poliedrico Vincenzo De Michele; al loro fianco Valentina Perrella, nelle vesti della ‘virtuosa’ signora Perella. E ancora, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Alex Angelini, Alessandro Solombrino e Giacomo Costa, a completare il cast di una rilettura fortemente contemporanea dell’universo pirandelliano, fuori dal ‘pirandellismo’ di maniera, nel tentativo di riportare la poetica dell’autore Premio Nobel a un universo essenziale, umano, comico e tragico al tempo stesso. E nuovamente attuale.
“C’è una terza via per risolvere il sistema Pirandello/Teatro, che non sia la routine del repertorio tradizionale o i rigurgiti della sperimentazione espressiva? – si chiede il regista –. Non ci sono dei territori scomodi, meno rassicuranti, inesplorati, fuori dal pregiudizio, od orticaria, che l’idea di pirandellismo teatrale ha generato. C’era, sentivo che doveva esserci; ché il buon Pirandello era uomo sovversivo e di scandalo. E quindi da scandalo e sovversione bisognava ripartire.
Con la complicità, quasi la connivenza, di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo approdati a un approccio analitico, scevro dalla contaminazione ed esegesi accademica avvitata a volte in sé, ripartendo da quello-che-realmente-è e non da quello-che-dovrebbe-essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Trier. Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Archiviate la sperimentazione astratto/metaforica e le increspature del teatro di parola, rimangono il sangue, il sesso, il cibo, la merda e l’odore di umanità.
Nella volontà di fare, con questo L’uomo, la bestia e la virtù, uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto”.
Per accedere a teatro sono necessari Super Green Pass e mascherina di tipo ffp2. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati un’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
È possibile acquistare i biglietti anche online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.