La Stagione di Prosa del Teatro della Filarmonica di Corciano prosegue sabato 19 marzo, alle 21, con Storie di tango. Da Astor Piazzolla a Borges di e con Ciro Masella, la voce recitante, e con i Quartocolore: Francesco Furlanich alla fisarmonica, Pietro Gabriel Horvath al violoncello-contrabbasso e Gabriele Savarese al violino-chitarra. Lo spettacolo è un omaggio alla grandezza, all’unicità e irripetibilità di un artista maiuscolo come Piazzolla, ma anche l’occasione per raccontare il Tango non solo attraverso la musica di Piazzolla, che lo ha reinventato e rivoluzionato, ma anche attraverso gli autori più rappresentativi che lo hanno reso celebre nel mondo, e le parole di poeti e scrittori sublimi come Cesare Pavese, Mario Luzi fino al gigantesco Borges, che al tango ha dedicato memorabili pagine, ricostruendone amorevolmente e certosinamente le origini e le evoluzioni. Lo stesso Piazzolla ha, inoltre, per primo musicato alcuni testi di Borges nel suo disco El Tango.
Storie di Tango è un viaggio nel tempo e nello spazio, nella storia, nella memoria ma anche nel presente di una musica e di un ballo che rimangono ancora oggi indelebilmente impressi nel nostro immaginario.
Astor Piazzolla nasceva l’11 marzo 1921, 100 anni fa, a Mar de Plata (Argentina) da una famiglia di origini italiane emigrata in Argentina: Vicente Piazzolla (chiamato “Nonino”) originario di Trani in Puglia, e Assunta Manetti, la cui famiglia invece proveniva dalla Toscana. Sua la rivoluzione della musica argentina classica che gli provocò non pochi nemici nel suo Paese: è noto, infatti, soprattutto per essere stato tra i primi a integrare nel tango e nel repertorio della tradizione musicale argentina elementi di jazz e di musica contemporanea, uscendo completamente dai canoni imposti dai dettami dell’epoca. Per le sue commistioni di tango e jazz fu il catalizzatore di pesanti critiche rivolte al nuevo tango dai puristi del genere, che lo definirono el asesino del Tango (l’assassino del tango).
Per accedere a teatro sono necessari Super Green Pass e mascherina di tipo ffp2.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati un’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile acquistare i biglietti anche online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria