“Gran parte degli imprenditori umbri del nostro settore aderirà al Black Friday 2021, che quest’anno cade venerdì 26 novembre. I clienti aspettano ormai la vendita promozionale di mezza stagione dall’inizio del mese e gli imprenditori devono adeguarsi.
Avevamo intuito anni fa che anche questo evento importato dagli Stati Uniti si sarebbe consolidato, in linea con questa ricerca dello sconto che, complice anche il web, sta diventando imperante. Anche in Umbria, insomma, siamo pronti per il Black Friday”, dice Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria Confcommercio.
“Le imprese, anche quelle maggiormente statiche”, aggiunge il presidente di Federmoda Umbria, “si stanno adeguando ad un mercato che è molto cambiato e che continua a cambiare. La nostra Federazione nazionale ha calcolato che quest’anno ci sarà un incremento medio delle vendite del 50%, rispetto al 2020, e che torneranno in linea con quelle del 2019, con un picco nel volume d’affari che si aggira, solo per i prodotti di moda, sui 500 milioni di euro.
Ma bisogna prendere questi dati con le molle. Se è vero che il Black Friday è comunque una opportunità per far tornare i clienti nei negozi, bisogna anche considerare che le promozioni in piena stagione, alle porte del Natale, danneggiano soprattutto quegli operatori dei negozi multibrand che sacrificano una marginalità sempre più ridotta, dopo il tracollo delle vendite del 2020 e un inizio 2021 difficile.
“Dall’inizio della primavera”, sottolinea Carlo Petrini, “c’è stata una buona spinta nei consumi, con vendite nei negozi di moda in costante crescita rispetto all’anno precedente, che però era stato quello drammatico dei lockdown.
L’Indicatore dei Consumi Confcommercio ha registrato un calo del 23% per il settore abbigliamento e calzature nel 2020 rispetto all’anno precedente.
I primi dieci mesi del 2021 vedono ancora la perdita molto consistente del 13,3% rispetto al 2019. Quindi si è molto lontani dal recupero dei livelli precrisi.