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mercoledì 20 Novembre 2024
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Politica, Mario Ripepi esce dai Cinquestelle e si dimette da consigliere comunale: “Siamo stati traditi tutti”

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“Con il lutto al cuore ieri sera ho comunicato le mie dimissioni da consigliere comunale di Corciano. Sono fuori anche dal movimento, da questo movimento”. Così esordisce in un lungo post su Facebook l’ormai ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Mario Ripepi rendendo pubbliche le sue dimissioni. “Apparterrò sempre – prosegue Ripepi nella sua bacheca – a quel movimento di cittadini che si mettevano in gioco e portavano luce all’interno delle istituzioni. Avevamo preso coraggio grazie a Grillo e Casaleggio. Bastava la nostra presenza in una commissione comunale e cambiavano atteggiamenti e scelte. Tutto più trasparente. Dalla nostra comparsa tutte le amministrazioni hanno iniziato a trasmettere in streaming i consigli comunali e alcuni anche i lavori delle commissioni. Con la sola nostra presenza più in alto si abolivano i vitalizi e si ripuliva il parlamento di decine di condannati ed indagati. Era un crescere continuo, gran parte del popolo era al fianco di quella visione rivoluzionaria. Una rivoluzione pacifica, civile, fatta con la conquista democratica delle istituzioni. Conoscevamo solo la crescita. 1-5-15 poi 25, poi 33%. Prese Grandi città e tante medio piccole, amministravamo 5-6 milioni di italiani e per poco non abbiamo conquistato regioni”.

“Tutti avevano paura di noi – continua Ripepi – : i partiti, i sindacati, le cooperative, corrotti, la mafia, gli editori, in RAI, in Mediaset, dirigenti statali parassiti, appaltatori collusi……tutti. Oggi ci ridono in faccia. Saliti al potere importante e fondamentale è arrivato il black out. Incapaci di far valere nel giusto modo quel 33%. Nessuna riforma che toccasse il sistema della partitocrazia; nessuna legge elettorale pulita e democratica nazionale e men che meno regionale; nessuna riforma dell’editoria; RAI immutata, regalata prima ai leghisti e poi di nuovo ai piddini; nessuna riforma per un’amministrazione efficiente e trasparente dei comuni; traditi i no Tav; tradite le vittime del ponte di Genova; nemmeno sfiorati il potere ed i privilegi delle cooperative che dominano buona parte dell’economia con tanto di sfruttamento dei lavoratori, specialmente immigrati; sistema banche immutato e compiono l’operazione porcata MPS sotto il nostro naso; nemmeno una legge sulla legalizzazione della coltivazione della cannabis ed il suo uso siamo riusciti ad imporre, cosa che darebbe un colpo enorme al sistema delle mafie, ma niente. Nulla che si possa ritenere un importante cambiamento di sistema. E non provateci nemmeno a dirmi che 33% non è una maggioranza e che qualche norma buona si è fatta. E ci mancherebbe pure che in quasi 4 anni e 3 governi non si fosse fatto qualcosa di buono!! Non ci provate! Siamo stati traditi tutti. Lasciati soli nei consigli comunali senza più alle spalle la macchina da guerra nazionale. Pensate a quei cittadini che si sono messi in gioco al sud, in paesi dominati dalla mafia o dalla ndrangheta. Persone che hanno rischiato pallottole perchè finalmente non si sentivano soli ma parte di un popolo che si ribellava alle ingiustizie. Traditi alla grande! Il peggiore dei tradimenti!”

“Tradita la Raggi che per anni è stata boicottata anche dall’interno fino a piazzarle assessori 5 stelle in regione, pappa e ciccia con “l’alleato” che la schifava. Tradita con una campagna elettorale tardiva e in solitudine, con pochi denari, con una giornata conclusiva dove Conte va a Napoli e nel post voto Di Maio e Fico (ben ingrassato) sono con i pollici alzati affianco a De Luca che li ridicolizza e ridicolizza anche tutto il movimento che lo aveva combattuto.
Una vergogna infinita! Da movimento dal basso contro il sistema ci si è trasformati in movimento verticistico con un po’ di eletti allineati che conducono trattative con i partiti del sistema che volevamo combattere, allo scopo di stare in coalizione e prendere qualche assessorato. E ovviamente purchè il candididato sindaco non sia mai un 5 stelle, altrimenti ci schifano e ci lasciano al nostro 3/4%. Nemmeno un po’ di dignità hanno mantenuto. L’elemosina è più dignitosa. Da nessuno è indispensabile si è passati a pochi e assolutamente indispensabili. La rovina. Della democrazia diretta nemmeno l’ombra. Nemmeno il quorum del referendum è stato abolito. Hanno pensato solo a farci cliccare ratifiche di regole per il loro comodo”.

“Purtroppo il tutto si è consumato con l’avallo di Grillo, primo traditore di se stesso. Come hanno fatto a piegarci così io non lo so, ma ci sono riusciti e ma per me è il capolinea. Il movimento, tutt’oggi, è pieno di persone intelligenti, competenti ed oneste. Quasi tutti gli eletti e gli attivisti umbri che ho frequentato in questi anni rispondono a quei requisiti alla grande, con titoli di studio ed intelligenze ben oltre la media, checché ne dica la propaganda di sistema che ci ha sempre fatto passare per grezzi ignoranti. La realtà è proprio alla rovescia. Tutte persone per bene ed impegnate, ma per me ormai stanno lottando contro i mulini a vento, stanno combattendo una guerra persa. Qualche piccola battaglia locale si può vincere ma la guerra è persa e io non ci sto più a fare il combattente sciocco”.

“Auguro a tutti loro tutto il bene del mondo e spero ottengano buoni risultati dal loro impegno. Nel Comune di Corciano ho dato tutto me stesso, con 9 anni e più di attivismo, tra i fondatori del gruppo originario, e 3 anni e mezzo da consigliere. Ogni atto è stato basato sull’interesse della collettività, nessun favore per qualcuno, nessuna particolarità. Non sono un santo nella vita privata ma il mio modo di vedere la gestione della cosa pubblica è integrale e non può trovare compromessi con chi dovevamo combattere e vive di clientelismo e favoritismi. Sono onorato ed orgoglioso di aver fatto parte delle istituzioni di uno dei comuni più importanti dell’Umbria e auguro a tutti i corcianesi il meglio che possa venire nel tempo, ma da oggi penserò solo a me stesso, alle persone che amo ed ai miei interessi economici”.

Ora, in base ai risultati delle elezioni amministrative del 2018 a Corciano, al posto del dimissionario Ripepi dovrebbe entrare in consiglio comunale la prima dei non eletti che, nella fattispecie, risulta essere la candidata con il Movimento 5 Stelle Stefania Rosignoli.

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