“Nel consiglio comunale del 26 agosto scorso abbiamo posto alcune domande all’amministrazione guidata dal sindaco Betti relativamente alla passerella pedonale in zona Tigli San Mariano, la cui realizzazione è in corso da anni. Tale opera era stata posta dall’Amministrazione Comunale in carico all’impresa costruttrice della lottizzazione limitrofa, infatti, la convenzione stipulata all’epoca tra l’impresa e il Comune stabiliva che tra le opere primarie a carico della ditta costruttrice ci fosse anche la realizzazione della passerella. Ma proprio facendo leva su questa convenzione, che sembrerebbe scritta in maniera superficiale e poco attenta, quindi poco attenta all’interesse pubblico, come attestato anche dalle sentenze del tribunale, l’impresa costruttrice si è rifiutata di realizzare l’opera e ne è sorta una controversia legale tra stessa ed il Comune”.
“Al verificarsi della controversia legale il Comune ha escusso la polizza fidejussoria che l’impresa costruttrice aveva rilasciato a garanzia degli obblighi contrattuali, pari ad euro 396.398, ma la sentenza di primo grado gli ha dato torto stabilendo che la somma andava restituita all’assicurazione garante per evidenti colpe e manchevolezze da parte dell’Amministrazione comunale, oltre ad interessi e spese legali per l’assicurazione e l’impresa. A quel punto l’Amministrazione Comunale ha fatto ricorso in appello contro la sentenza di primo grado e recentemente si è giunti alla sentenza di secondo grado che ha confermato l’impianto della sentenza di primo grado e condannato il Comune ad ulteriori spese legali sostenute dalla controparte”.
“A tutto questo aggiungete le migliaia di euro sborsate per l’avvocato incaricato dal Comune in primo e secondo grado; siamo giunti così ad una cifra di circa 500 mila euro che andrà a gravare sulla liquidità del bilancio comunale già appesantito da qualche milione di euro che il Comune dovrà pagare per altre sentenze di condanna giunte negli ultimi mesi.
Dalla risposta fornitaci dal vice sindaco Pierotti in Consiglio Comunale ci è peraltro chiaro che la vicenda legale e le relative spese non siano finite qui con il secondo grado di giudizio. Si sta infatti pensando di tentare anche il ricorso in Cassazione spendendo altro denaro pubblico, nonostante dopo la sentenza d’appello sembrerebbero ormai evidenti le mancanze del Comune in questa vicenda”.
“Nel frattempo, mentre la vicenda giudiziaria si consumava, dopo anni di attesa, l’Amministrazione Comunale ha deciso di avviare direttamente i lavori della passerella accendendo un mutuo ipotecario, strumento finanziario a cui le ultime amministrazioni corcianesi sono spesso ricorse a spese dei cittadini. Costo dell’opera previsto 551 mila euro. Inizio lavori 3 ottobre 2019, fine lavori previsto per il 29 maggio 2020. Tuttavia siamo a fine settembre 2021 e l’opera non è ancora pronta.
Le motivazioni ufficiali addotte sono la pandemia, i ritardi per la mancata collaborazione della società ferroviaria, i collaudi e le normative relative agli ascensori nel frattempo cambiate da quando sono stati avviati i lavori.
A parte il fatto che anche durante il lockdown i lavori all’aperto non erano vietati, ci chiediamo come si possa fissare il termine dei lavori in 7 mesi se poi in realtà, a quanto pare, non si è tenuto conto di tutte le fasi esecutive e burocratiche e non si sono concordate le tempistiche anche con i vari soggetti coinvolti, tipo la società ferroviaria”.
“Abbiamo chiesto al vicesindaco, nonché assessore ai lavori pubblici, se si ha idea di quando l’opera verrà messa in funzione ma non ha saputo indicare una data precisa, salvo ipotizzare un’eventuale apertura provvisoria senza installazione degli ascensori e quindi non accessibile a tutti i cittadini.
La realizzazione della passerella dei Tigli, a nostro parere, purtroppo è un esempio di cattiva gestione della cosa pubblica, in cui la superficialità degli amministratori e di qualche dipendente del comune è pagata dai cittadini sia in termini economici che di servizi e infrastrutture. Tuttavia ci auguriamo che questa annosa vicenda possa avere presto una fine e i corcianesi fruire della utilità dell’opera”.
I consiglieri del Movimento 5 stelle
Chiara Fioroni e Mario Ripepi