Brunello Cucinelli ha ricevuto a Londra il prestigioso premio “Designer of the year” della rivista britannica di moda maschile Gq. Tra le motivazioni alla base del riconoscimento, l’avere “creduto fermamente in una sorta di capitalismo umanistico e sostenuto l’artigianalità nel mondo della couture”. Il premio è stato consegnato, al Tate Modern Museum, in occasione del “Gq Men of the year”.
“Vorrei dedicarlo – il commento di Cucinelli in una nota dell’azienda – alla mente e al cuore delle donne e degli uomini di ogni tempo e di ogni parte del mondo, ai miei maestri che con la loro parola illuminante mi hanno insegnato una visione universale del creato e quel capitalismo umanistico che oggi mi viene così benevolmente ed estesamente riconosciuto. È proprio grazie ad esso che nel lavoro abbiamo trovato e coltivato la dignità morale ed economica dell’essere umano, la garbata crescita, l’armonia tra il profitto e il dono e il rispetto del creato del quale, per la piccola parte alla quale sono stato chiamato, mi sento fedele e premuroso custode. Che il Creato ci protegga”.
Attraverso il presentatore Bailey, Gq ha così motivato il riconoscimento a Brunello Cucinelli: “Il termine italiano sprezzatura è meraviglioso – la traduzione più vicina in inglese è una sorta di ‘leggera, studiata noncuranza’. Brunello Cucinelli è il sovrano incontrastato della sprezzatura e, proprio come la parola, non ne esiste una facile traduzione o paragone: è unico nel suo genere. Dal 1978 ha iniziato la sua attività credendo fermamente in una sorta di capitalismo umanistico, ha sostenuto l’artigianalità nel mondo della couture, e ora è a capo di una casa di moda che incarna un profondo rispetto per gli artigiani anche se genera un fatturato annuo di oltre mezzo miliardo di euro. Il suo nome è sinonimo di eccellenza italiana”.
Nel corso della serata GQ ha premiato tra gli altri Sir Anthony Hopkins, il regista Quentin Tarantino e il cantante Ed Sheeran. (ANSA).