Nicola Mariuccini con il suo nuovo libro “Avrai vent’anni tutta la vita” (Castelvecchi Editore 2020) ci riporta negli anni di Piombo del terrorismo rosso in uno dei momenti più bui della Storia d’Italia. Un lungo lavoro – spiega l’autore – risultato di una profonda e impegnativa indagine storica attraverso testi e personaggi che questi anni li hanno vissuti. Il tema storico affrontato è il sequestro del generale statunitense James Dozier nel dicembre 1981. Il protagonista del romanzo è un personaggio tra realtà e fantasia al quale Mariuccini dà il nome di Luigi Reattino, il quale viene accusato di terrorismo, partecipazione al sequestro Dozier e di essere membro delle Brigate Rosse. Reattino viene arrestato e l’accusa parte niente di meno che da un parente.
Il nostro protagonista, ex sindacalista, militante nel partito Democrazia Proletaria, uomo di spicco nella sinistra rivoluzionaria di allora e fortemente impegnato a favore dei diritti umani all’improvviso si trova ad essere accusato di essere “il grande vecchio”, la grande mente del terrorismo italiano. Vittima di un errore o meglio ancora potremmo dire “orrore” giudiziario la sua vita viene travolta e distrutta. Dal suo arresto passeranno ben 20 anni perché venga riconosciuta la sua innocenza nel 2001 ed in questi anni mai si passò per alcun processo. 20 anni (di cui due in carcere e uno e mezzo ai domiciliari), intrisi di tradimenti, torture, cinismo, giustizialismo e indifferenza verso un piccolo uomo vittima degli eventi.
Nicola Mariuccini con il suo romanzo ripercorre il passato, lo riporta in vita per fare chiarezza su fatti messi nel dimenticatoio perché scomodi. Reattino rappresenta non un solo uomo ma tutta la generazione dell’epoca, tutti i giovani che credevano nella rivoluzione e si sono scoperti pedine di interessi internazionali (è qui il senso del titolo; avrai 20 anni tutta la vita non è inteso come vita spensierata caratteristica di quell’età ma come una condanna).
“Mi sento un po’ un alfiere di questa verità che voglio far emergere sul terrorismo degli anni di piombo” spiega l’autore: “ le brigate rosse non sono state una cosa italiana dei giovani ma il braccio armato di interessi internazionali”.
Mariuccini ha presentato il suo Romanzo, al Corciano Festival lo scorso 09 agosto insieme a Samuele Chiovoloni (regista) e Alessandra Tiroli (vicepresidente pro-loco Corciano). L’opera sta riscuotendo il meritato successo non solo in Umbria ma in tutta Italia dove l’autore è ancora impegnato in numerose conferenze di presentazione.
Il romanzo di Nicola è un lavoro di cui la storia ha urgente bisogno e che risponde a gran voce all’appello del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mattarella lo scorso 09 maggio, in occasione del giorno della Memoria Vittime del terrorismo, in una intervista a Repubblica aveva affermato: “Sulla stagione del terrorismo in Italia “ci sono ancora ombre, spazi oscuri, complicità, non completamente chiarite” – La completa verità sugli anni di piombo è un’esigenza fondamentale per la Repubblica”. L’opera di Mariuccini è un contributo a togliere queste ombre.
Simona Trentini