Banca Centro Credito Cooperativo Toscana Umbria festeggia positivamente il suo primo anno di vita. Dai primi dati la banca, nata dall’aggregazione tra Banca Cras e Bcc Umbria, chiude l’esercizio 2020 con un utile superiore a un milione di euro, nonostante gli effetti economici correlati alla pandemia e l’introduzione delle nuove regole sui deteriorati. Cresce la raccolta totale che si attesta ad oltre 2,15 miliardi di euro, le erogazioni di nuovo credito ammontano a oltre 175 milioni di euro, gli indicatori patrimoniali si mantengono nelle medie alte del sistema a conferma dei risultati gestionali.
Insieme alla consueta assistenza finanziaria a famiglie ed imprese dei territori di riferimento, prosegue l’importante strategia di presidio dei rischi globali ed in particolare sugli npl anche attraverso strumenti come le cessioni ‘gacs’ e le politiche prudenziali sui coverage dei crediti deteriorati che tengono conto anche degli scenari covid. Il buon andamento ha consentito di assorbire la spesa per l’accompagnamento al fondo pensioni di alcuni lavoratori all’interno del progetto di ulteriore miglioramento della produttività complessiva nel post fusione. Di conseguenza gli indicatori gestionali si allineano alle attese del piano industriale ed ai parametri del Gruppo Bancario Iccrea di cui la Bcc fa parte.
“Vorrei ringraziare l’ex presidente Palmiro Giovagnola – commenta il presidente Carmelo Campagna – per il lungo e importante contributo dato al credito cooperativo e alla nuova banca in questo esercizio, impegno fattivo che si è concluso con l’avvicendamento dal primo gennaio di quest’anno. Un 2020 complesso che mai avremmo pensato di dover condividere con una pandemia che tanto dolore ha portato nel nostro paese e in tutto il mondo; gli effetti sanitari, economici e sociali sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto nelle nostre possibilità, oltre a garantire in sicurezza un servizio essenziale, abbiamo risposto ai decreti del governo mettendo a disposizione 70 milioni di euro di plafond erogando oltre 43 milioni di euro di finanziamenti fino a 30mila euro e sospendendo più di 4.500 mutui ai nostri soci e clienti. Un dovere per chi trae le proprie origini dal mutualismo”.
Conferma il vicepresidente Faccendi che aggiunge come la Bcc nell’anno abbia continuato a sostenere in Toscana e Umbria le associazioni, la cultura, lo sport e, soprattutto, è sia intervenuta con liberalità per l’emergenza sanitaria: basti pensare alle donazioni per gli ospedali di Siena, Perugia, Terni e Livorno per oltre 100mila euro.
“Ringraziamo tutto il personale – commentano il direttore generale Umberto Giubboni e il condirettore Marcello Morlandi – che con un forte impegno ha consentito, in piena pandemia, di dare risposte e continuità nel servizio alla clientela. Soci e clienti hanno dimostrato fiducia e vicinanza alla banca: pur con le limitazioni del momento abbiamo dato seguito agli interventi organizzativi previsti ma soprattutto abbiamo contenuto gli effetti della situazione economica e delle nuove normative prudenziali ottenendo risultati patrimoniali ed economici coerenti con il piano industriale”.
Un primo anno che ha visto amministratori e management impegnati su fronti inattesi ma che si chiude con una valutazione positiva a conferma della bontà delle scelte strategiche fatte dai soci nelle assemblee di fusione del 2019.
Il 2021 è appena iniziato e non sarà un altro anno semplice da gestire per gli aspetti sanitari, economici e sociali che si prospettano. Tassi che rimarranno negativi a lungo, nuove ulteriori regole sui default e relativi accantonamenti non favoriranno la redditività del settore credito.
Banca Centro Toscana Umbria parte, comunque, da una solida base per affrontare questa complessa situazione e continuare nella sua azione di sostegno ai territori di competenza.