“Presto una via a Perugia intitolata a Fabrizio Quattrocchi, in prossimità dell’anniversario della sua morte avvenuta in Iraq il 13 aprile del 2004 per mano dei terroristi islamici, solo perché italiano e cristiano”. A darne notizia è il consigliere della Lega Roberta Ricci, vicepresidente del Consiglio comunale di Perugia, che ha inoltrato insieme a Giulio Guiducci, responsabile delle sentinelle della Lega di Perugia, questa proposta alla commissione toponomastica, che l’ha approvato a maggioranza.
Secondo il consigliere Ricci, “il suo tentativo di provare a togliersi la benda per guardare in faccia i suoi assassini, mentre pronuncia “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano”, ne fa un esempio di eccezionale coraggio ed esemplare amor di patria che viene ricordato da tutti. Questo suo tenere alto il prestigio e l’onore del suo paese, gli valse nel 2006 il conferimento della medaglia d’oro da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi”.
Ora anche il suo nome rimarrà imperituro a Perugia, con l’intitolazione della rotonda ubicata tra via Giuseppe Verdi e via Trattati di Roma, al confine con il Comune di Corciano. Fabrizio Quattrocchi nel 2003 a guerra iniziata, si recò in Iraq, in qualità di guardia di sorveglianza privata, per istruire personale locale sulle tecniche di sicurezza, proteggere manager ed obietti strategici ed in operazioni di controllo del territorio, in affiancamento all’esercito Italiano, presente in Iraq con circa 3000 militari, in una operazione internazionale di mantenimento della pace denominata “coalizione dei volonterosi”.
I rapitori lanciarono al governo italiano un ultimatum che prevedeva il ritiro delle truppe dall’Iraq e scuse per frasi offensive contro l’Islam. Dopo il rifiuto italiano, Fabrizio Quattrocchi venne ucciso, colpito alla nuca mentre tentava di strapparsi il cappuccio dagli occhi. Quello che rimane è il suo esempio di grande uomo e grande italiano, che sarà ricordato con una strada anche a Perugia.