Un progetto di comunicazione e solidarietà che vede un albero e un neonato legati dal filo conduttore delle donazioni di sangue. Denominato “Alberi per la vita”, fa capo all’associazione AmOs DS (Amici dell’Ospedale Donatori Sangue). Lunedì 22 marzo a Corciano, all’interno del Parco delle Fate – al Girasole di San Mariano – è stato piantato un mandorlo, il primo che andrà a costituire l’Area Primavera, e che ha preso il nome di Ginevra, la neonata il cui papà ha intrapreso il percorso delle donazioni. Questo il focus dell’iniziativa dall’alto valore sociale, patrocinata dal Comune. Per ogni nuovo nato dei soci diventati donatori, l’associazione pianta un albero, a simboleggiare la vita che nasce, cresce, si alimenta e non muore, perché dalla vita, nasce la vita.
Il percorso è stato seguito dall’assessore Carlotta Caponi che, impossibilitata a presenziare alla cerimonia – presenti i responsabili di AmOs DS, i genitori di Ginevra e, tra gli altri, la consigliera Arianna Fiandrini – è stata sostituita dall’Assessore Andrea Braconi in quale ha sottolineato come nel Parco sia stata accesa una ulteriore “luce di solidarietà”. “Speriamo che un numero crescente di parchi – ha aggiunto – si riempiano di mandorli con il nome dei nostri figli”. “Alberi per la vita”segue l’istituzione di AmOs DS, con sede a Perugia, associazione al momento unica in Italia, che vuole crescere e fare squadra con Avis, realtà da sempre impegnata a valorizzare la cultura delle donazioni di sangue. “Crediamo che più gente si muove, maggiore è la possibilità di far aumentare il numero delle donazioni – spiega Filippo Poponesi, noto maratoneta dallo spirito socio-sportivo-solidale, che fa parte del consiglio direttivo – Per raggiungere meglio l’intento abbiamo ideato un progetto che fa leva sulla vita che nasce e sul desiderio di continuità. In occasione della nascita di un bimbo, i genitori o i parenti che non hanno mai donato sangue ma vorrebbero farlo, si rivolgono all’associazione che si muove sul territorio, contatta le amministrazioni e si fa carico di fornire l’albero che prenderà il nome del bambino”.
A proposito di AmOs DS, Filippo Poponesi – che non è solo un consigliere, ma un testimonial perfetto che riassume il suo impegno nell’espressione “vorrei dare una mano, perché gli altri siamo noi” – dice ancora “ci farebbe piacere potesse crescere e ci stiamo impegnando per farlo. l’Umbria mostra una certa lentezza nel far radicare la cultura delle donazioni; si dona, ma potenzialmente si potrebbe farlo in molti di più. Nessuna rivalità con l’Avis, si può solo fare sinergia”. Mentre il “mandorlo Ginevra” veniva interrato, la mamma ed il papà hanno raccolto in una cassettina alcune istantanee dell’evento ed una poesia, per poi posizionarla vicino alle radici. Per parte sua, il Comune ha predisposto una pergamena per dare il benvenuto alla bimba. “Questo mandorlo che piantiamo per te – si legge – sarà qui a testimoniare la generosità della tua famiglia e ti ricorderà sempre le tue radici, ovunque la vita ti porterà – ‘Un tocco di natura rende affine il mondo intero ‘ William Shakespeare”. Per iscriversi all’associazione scrivere a amospg@libero.it, oppure rivolgersi in ospedale.