Con l’inizio dell’anno 2021, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e la Fondazione Perugia Musica Classica riprendono il loro percorso musicale congiunto con un interessante concerto in diretta streaming di Maurizio Paciariello al fortepiano. Il pubblico potrà seguire il concerto del M° Paciariello, particolarmente noto per il suo approfondimento del repertorio solistico su strumenti storici, domenica 17 gennaio 2021 alle ore 16:00 collegandosi a questo link: http://teatrocucinelli.it/it/live-streaming/ oppure nella pagina Facebook di Corcianonline.
Maurizio Paciariello proporrà un avvincente programma dedicato a tre grandi del Classicismo viennese: Haydn, Mozart e Beethoven e attraversato da un fil rouge che accompagnerà le due Sonate e i due cicli di Variazioni che saranno eseguite. La scelta del do minore lega la Sonata in do minore KV. 457 di Mozart alla Sonata op. 13 in do minore “Patetica” di Beethoven e contemporanea alle Variazioni su tema dal Falstaff di Antonio Salieri, alle quali fanno pendent, in apertura, le Variazioni in la maggiore Hob. XVII:2 di Haydn.
Le Variazioni ebbero un peso diverso nei cataloghi pianistici di Haydn e Beethoven. Un uso parco e occasionale, legato ancora a un’idea ornamentale e all’estetica galante, è per lo più quello che ne fece Haydn. Nelle sue Variazioni in la maggiore Hob. XVII:2, dopo il tema iniziale di colloquiale semplicità, sfilano variazione dopo variazione, tutti gli artifici della tecnica tastieristica dell’epoca, con la consueta eleganza e solidamente al riparo da tentazioni esteriormente virtuosistiche. Del tutto diverso fu il rapporto di Beethoven con l’arte della Variazione. Prima di arrivare alla sublimazione delle opere ultime, le 10 Variazioni in si bemolle maggiore WoO73 dal Falstaff di Antonio Salieri chiudono la ricca produzione beethoveniana degli ultimi anni del Settecento, quelli della conquista dei circoli aristocratici viennesi e della committenza collegata con la grande editoria europea.
La Sonata in do minore KV. 457 di Mozart, autentico capolavoro, è da sempre considerata la più beethoveniana delle Sonate di Mozart per la tensione drammatica e la profondità espressiva che aprono a un ideale passaggio di testimone che sarà raccolto da Beethoven, con la sua celeberrima Sonata in do minore op. 13 “Patetica”, opera tra le più note ed eseguite di cui basti ricordare l’audacia strutturale, espressiva, timbrica.
Maurizio Paciariello studia con Giuseppe Scotese ed Aldo Ciccolini. Nel corso della sua carriera si interessa ed approfondisce il repertorio solistico e cameristico, con una particolare predilezione per l’esecuzione su strumenti storici; attualmente dispone di una selezione di antichi strumenti, fra cui una copia di clavicordo della fine del 1700, un fortepiano viennese replica-Broadman eseguita da Ugo Casiglia, un piano francese Pleyel del 1851, un piano a coda Bosendorfer del 1885.
L’esordio discografico, con il Concerto per pianoforte e orchestra del danese Frederik Kuhlau e dello scandinavo Franz Berwald per l’etichetta Inedita, rivela la vocazione per la ricerca di un repertorio che non ripercorra strade scontate, attraverso la scoperta di lavori spesso trascurati o la riedizione in veste nuova dei capolavori conosciuti. Ecco dunque l’edizione critica del giovanile Concerto in MI b Magg. WoO 4 (1784) di L.V. Beethoven che riceve importanti apprezzamenti dalla critica italiana e straniera.
I successivi Rondò in Si b Magg. ed il Concerto in Re op.61° vengono salutati con entusiasmo dalla musicologia internazionale con conseguente candidatura al Prix International du Disque di Cannes. Il settimo volume delle “Beethoven Rarities”, dedicato alla revisione del Concerto op.58 nella versione autografa del 1808 ed al Concerto op.19 con la redazione della cadenza autografa estratta dal Kafka Skizzenbuch, ottiene 5 stelle da “Musica”.
Nel 2014 inizia la collaborazione con la casa olandese Brilliant: le Sonate per viola e pianoforte di Paul Hindemith sono giudicate “top of the list” per la statunitense “Fanfare”. Le tre Sonate per pianoforte solo di Hindemith, pubblicate nel 2016, ottengono la massima valutazione – supersonic – dalla rivista lussemburghese “Pizzicato”. James H. North su “Fanfare” commenta: “oltre alle sue credenziali di esecutore su strumenti storici, Paciariello offre una grande, romantica visione (…), un Gustav Leonhardt in un Van Cliburn”.
A partire dall’autunno 2017 ha avviato l’edizione integrale delle sonate di Beethoven (Complete Pianoforte Sonatas – Da Vinci Records) su copie di strumenti storici eseguite da Ugo Casiglia. Il primo volume contiene le sonate op.26, 27 e 28, il secondo l’op.10 e l’op.13. A gennaio 2021 è prevista l’uscita del terzo volume con le sonate op.53, 54 e 57.