Una task force regionale, composta da tutte le forze sociali e dalle istituzioni, per evitare i licenziamenti è la proposta che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno avanzato nel corso di una videoconferenza stampa alla quale hanno preso parte i tre segretari generali Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini.
“Quello che chiediamo alla Regione, a partire dall’assessore Fioroni, è di creare subito una struttura permanente, un luogo di discussione e confronto preventivo, che si attivi automaticamente ogni qualvolta ci siano criticità e posti di lavoro a rischio – hanno spiegato Sgalla, Manzotti e Bendini – questo sia per arginare le tante vertenze che hanno caratterizzato il 2020, sia per prepararci all’impatto dello sblocco dei licenziamenti che avverrà presumibilmente a fine marzo, attraverso un uso della solidarietà difensiva, della formazione e della riqualificazione professionale, con l’obiettivo di non perdere nemmeno un altro posto di lavoro”.
Ma il 2021 dovrà essere, per Cgil Cisl e Uil, anche l’anno del cambio di passo sul versante degli investimenti e del rilancio economico. “Le risorse senza precedenti in arrivo dall’Europa che saranno disponibili per la nostra regione – hanno sostenuto – richiedono una vera concertazione, che non è quella sbandierata dalla giunta nella conferenza stampa di fine anno. Al contrario ci vuole un reale coinvolgimento di tutte le parti sociali, insieme ai soggetti pubblici (Gepafin e Sviluppumbria) per costruire un progetto comune che parta dal rilancio dell’occupazione, in particolare di giovani e donne, dal sostegno alle piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia regionale, dagli investimenti in sostenibilità, digitalizzazione e riconversione ambientale e dal potenziamento del sistema di sociosanitario”.