“Mi addolora la prematura scomparsa del sig. Carlo Nucci. Un grande e storico imprenditore del territorio, un uomo garbato, orgoglioso del forte legame con il suo Borgo e i suoi concittadini. Generoso e partecipe delle tante attività culturali e sportive locali. Non mancavamo mai di scambiarci saluto e riflessioni sull’attualità ad ogni incontro e non mancava di chiudere con un sorriso e l’ottimismo di chi guarda sempre avanti. Una grave perdita per tutta la comunità di Corciano. Esprimo le mie più sincere condoglianze alla famiglia, ai suoi collaboratori tutti”. Lo scrive la senatrice ed ex sindaco di Corciano Nadia Ginetti.
Carlo Nucci, imprenditore generoso e appassionato, è morto all’età di 76 anni. Era nato a Corciano, luogo dove è sempre vissuto e che ha profondamente amato. Come amava la famiglia e il lavoro, in maniera totale e incondizionata. E’ stato uno dei soci della Susa Spa, società corcianese di spedizioni, trasporti e logistica, e aveva sempre lavorato nell’azienda da quando il padre Bruno, nel 1953, l’aveva fondata insieme agli altri due storici e attuali soci, le famiglie Lucaccioni e Cecchetti. Lo stesso Carlo, insieme al padre e agli altri fratelli, è stato un protagonista dell’impresa umbra di trasporto su gomma, ha contribuito al suo sviluppo, alla crescita, all’affermazione e al prestigio di cui l’azienda gode nel panorama nazionale e internazionale. Per lui Susa non è stata solo l’azienda di cui andare orgoglioso, ma una grande famiglia cui dedicare tempo ed energie in ogni momento della giornata.
Carlo Nucci andava anche orgoglioso del luogo in cui ha vissuto ed era solito raccontare alle persone che non conoscevano Corciano come il borgo fosse un “gioiello”: «Dovete proprio venire a vederlo», diceva a tutti, dimostrando il suo attaccamento per la terra natìa. L’affetto per Corciano e per i corcianesi lo ha dimostrato anche con il sostegno che non aveva mai fatto mancare alle associazioni e alle attività sportive e culturali del territorio. Carlo aveva un’altra grande passione: il calcio. Per lui c’erano soltanto il Corciano e la Roma.
Persona schietta e genuina, innamorato della famiglia, della consorte, dei figli e delle nipoti, lascia in tutti il ricordo di un uomo di valore, semplice eppure capace di trasmettere in ogni suo gesto i valori dell’umanità più intensa