spot_img
domenica 24 Novembre 2024
spot_img

Confcommercio Umbria: “Risorse alle imprese subito o saranno costrette a chiudere”

Da leggere

“Mentre si succedono decreti, ordinanze e annunci di aiuti che verranno, l’emergenza sanitaria è diventata emergenza economica e le imprese sono stremate anche dai ritardi e dalle incertezze.
I fondi messi a disposizione attraverso misure e bandi, da governo e Regione, devono arrivare subito alle imprese umbre, di tutti i settori. Bisogna accelerare i tempi perché è a rischio la cancellazione di un’Umbria produttiva che, ovunque, ha fin qui svolto un ruolo determinante per la crescita e la coesione sociale”.

Nuovo accorato appello del presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni alla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei, all’assessore regionale all’economia Michele Fioroni, a tutti i parlamentari umbri perché, ognuno secondo le proprie competenze, facciano quanto possibile per far arrivare subito alle imprese umbre, già provate dal post terremoto e messe in ginocchio dall’emergenza economica, gli aiuti promessi ma non ancora messi a disposizione.

“I contributi e i ristori promessi devono arrivare alle imprese quando sono ancora in vita. Quindi subito, e con procedure chiare e semplici! Comprendiamo le difficoltà anche di chi lavora le pratiche a livello centrale e locale, ma non c’è scelta: bisogna fare presto! Tra valutazioni, graduatorie, rendicontazioni e liquidazioni passano i mesi. E questo fa la differenza tra la vita e la morte delle imprese, specie per quelle di più piccole dimensioni”, aggiunge il presidente di Confcommercio Umbria.

“Il decreto Ristori assicura contributi a fondo perduto in via automatica a coloro che avevano già beneficiato del precedente contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio. Ma moltissime imprese, pur essendo tra i beneficiari, questo precedente contributo non l’hanno ancora ricevuto a distanza di mesi. Anche a livello regionale dobbiamo accelerare: chiarire dove va chiarito, come le indicazioni operative che abbiamo chiesto sul bando Re-Start, e su una serie di bandi accelerare le istruttorie, stoppare le lungaggini burocratiche, sbloccare le risorse per le imprese”.

Quanto può durare un’impresa costretta a chiudere o a rimanere aperta tra mille limitazioni e in un contesto economico drammatico? Mentre peraltro corrono i costi fissi? Indennizzi e risorse destinate a sostenere le imprese in questa situazione devono arrivare subito. E devono essere accompagnati da moratorie fiscali e creditizie più ampie ed inclusive.

£Tranne poche categorie – conclude il presidente Mencaroni – tutto il sistema imprenditoriale umbro risente l’impatto dell’emergenza sanitaria. La crisi ha colpito duro gran parte del terziario: commercio, turismo, ristorazione, servizi, trasporti, professioni. Senza indennizzi immediati adeguati alle perdite, le imprese penalizzate dalla crisi non possono sopravvivere. E l’incertezza che stiamo vivendo anche in queste ore è un gravissimo fattore di criticità. Rende difficoltosa l’operatività quotidiana e impedisce la pianificazione futura. L’incertezza, che va in parallelo con l’emergenza sanitaria, ha determinato la crisi e continua purtroppo ad alimentarla”.

Corcianonline è accessibile liberamente e senza costi.
Ciò è possibile anche grazie al supporto di coloro che ci sostengono, convinti che un'informazione accurata sia fondamentale per la nostra comunità.
Se hai la possibilità, unisciti al nostro sforzo con una semplice donazione.





Può interessarti anche

Cerca nel sito

 

Ultime notizie

spot_img