Sono 496, contro i 420 di ieri, i nuovi positivi al coronavirus individuati in Umbria nell’ultimo giorno, 12.056 totali, con 3.985 tamponi analizzati, 311.270. A riportare i dati sul suo sito dedicato è la Regione. Segnalati 211 guariti, 4.061, e altri sei morti, 154, con gli attualmente positivi passati da 7.572 a 7.841. Sul fronte degli ospedali i ricoverati totali sono passati da 353 a 356, 49 dei quali in terapia intensiva, ieri erano 48.
Due incontri istituzionali al massimo livello “assolutamente inconcludenti”. È netto il giudizio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive categorie della Funzione pubblica sull’interlocuzione avuta oggi, 4 novembre, prima con l’assessore regionale alla Sanità Coletto (“ancora una volta – sottolineano gli stessi sindacati – presente solo per pochi minuti al tavolo”) e poi con la presidente della Regione, Donatella Tesei.
“Nessuna novità – spiegano, in un comunicato della Cgil – nessun cambio di direzione nonostante le gravissime criticità, in tema di assunzioni, sicurezza ed organizzazione, che quotidianamente vengono denunciate dalle lavoratrici e dai lavoratori. Riteniamo irresponsabile questo atteggiamento di chiusura di fronte ad una situazione evidentemente drammatica, frutto di una mancata programmazione nei mesi precedenti alla seconda ondata”.
Cgil, Cisl e Uil invieranno quindi una formale comunicazione alla presidente della Regione Umbria ed al prefetto di Perugia, contenente le valutazioni sull’incontro, “sottolineando – è detto ancora nel comunicato – l’ulteriore chiusura di parte istituzionale e riconfermando quindi la richiesta di convocazione del tavolo conciliativo in prefettura”. Prosegue intanto il percorso di mobilitazione itinerante avviata martedì a Spoleto: venerdì i sindacati saranno in presidio davanti all’ospedale Santa Maria di Terni, alle ore 10 e altri appuntamenti saranno programmati per la prossima settimana. “Resta urgente garantire al più presto non solo assunzioni di personale a tempo indeterminato – affermano i segretari di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, Tatiana Cazzaniga, Luca Talevi e Marco Cotone – ma anche un’organizzazione attenta del servizio sanitario, con l’opportuno coordinamento tra ospedali e territorio (con particolare riferimento a pediatri, medici di medicina generale, strutture socio sanitarie ed assistenziali, Usca e continuità assistenziale), garantendo a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea la fornitura di adeguati e sufficienti dispositivi di protezione”.