L’azienda Gastronomia Umbra risponde punto su punto alle polemiche seguite all’annuncio del licenziamento dei suoi quattordici dipendenti e lo fa con un comunicato affidato al proprio legale rappresentante: “Anzitutto – si legge nella nota – occorre smentire la rappresentazione data dal sindacato e riportata dalla stampa di una ‘esternalizzazione per incremento di profitti’. La realtà è quella di un’azienda storica del comprensorio, nella quale i titolari hanno messo in gioco tutti i loro beni personali e che così ha garantito per anni occupazione e lavoro”.
“Volendo continuare a garantire l’attività produttiva, l’efficienza e la qualità che l’ha contraddistinta – prosegue il comunicato – questa azienda è oggi costretta a far fronte ad una grave crisi economica sia, oggi, congiunturale che, da anni, strutturale nel tessuto economico italiano. La scelta obbligata per la prosecuzione dell’attività non in deficit è stata quella di un appalto di servizi”.
L’azienda difende perciò la propria posizione: “Si puntualizza che questa scelta è: in punto di diritto, legittima, in quanto prevista dalla normativa in vigore; in punto economico, doverosa, in quanto consente la prosecuzione dell’attività aziendale; in punto di ricadute sociali, responsabile, in quanto consente la prosecuzione dell’impresa con ogni conseguente ricaduta occupazionale altrimenti pregiudicata ed evita l’ulteriore desertificazione della zona industriale di Taverne di Corciano”.
Arriva quindi anche la replica nei confronti dei sindacati, che ieri avevano fatto sentire la propria voce in sostegno dei lavoratori: “È fuorviante – si legge – l’affermazione di essere venuti a conoscenza dei licenziamenti “solo su carta”: infatti, il licenziamento “deve” per legge essere comunicato per iscritto; che è errata l’affermazione secondo la quale il licenziamento sarebbe un licenziamento collettivo e quindi illegittimo in assenza di previe consultazioni sindacali, in quanto nella nostra fattispecie per le dimensioni aziendali non si rientra nella normativa sui licenziamenti collettivi. Che è errata l’affermazione secondo cui i licenziamenti sono illegittimi perché violano il regime di sospensione, in quanto l’azienda ha comunicato la necessità di interrompere i rapporti di lavoro rinviando l’efficacia dei provvedimenti al termine del regime di sospensione stesso”.
In chiusura di comunicato, la Gastronomia Umbra rimarca due punti: “La decisione aziendale non è altri che il frutto della volontà aziendale di proseguire l’attività produttiva e di continuare a fornire ed assistere la propria clientela secondo elevati standard di efficienza e qualità”.