Migliaia di ristoratori in tutta Italia ieri sera hanno partecipato al flash-mob #risorgiamoitalia promosso a livello nazionale dal Movimento imprese ospitalità (Mio), che raccoglie circa 80mila rappresentanti del mondo HoReCa. Alle 21 in punto gli imprenditori hanno acceso simbolicamente le insegne e le luci all’interno dei loro locali, ancora chiusi per il lockdown. Nel corcianese hanno aderito: Ristornate L’Utopia, Testone, Bar Mirage, Bar Lassa Gi, Locanda dell’Edera, Pub Sor Eldes, Ristorante Malafemmena, l’Arte del Gelato, Botanic, N.11, Golden Bar, Pizzeria Napule è, Cafè 54, Gelateria Quore di Panna.
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I ristoratori aderenti alla protesta contestano il rinvio dell’ apertura delle attività il primo giugno e chiedono norme sulla riapertura del settore. Oggi intanto in tutte le città delegazioni di imprenditori consegneranno simbolicamente le chiavi dei loro ristoranti ai sindaci, per richiamare l’ attenzione sulle gravi difficoltà che sta vivendo il settore dall’inizio dell’ emergenza coronavirus.
Ognuno ha manifestato la propria protesta con foto, video messaggi ed atti dimostrativi. A Corcianonline è giunto l’accorato appello dei titolari del ristorante L’Utopia. “Forse sarà l’ultima volta che abbiamo acceso le luci” c’è scritto nella foto condivisa attraverso i social network per il flashmob insieme ad un video accompagnato dal celebre brano “The Sound of Silence” di Simon & Garfunkel. “Il ristorante – raccontano i titolari – è frutto dei nostri sacrifici ma ora con questa crisi abbiamo paura di non farcela: non possiamo aspettare un altro mese senza altre entrate e continuando a pagare le utenze. Lo Stato non ci aiuta”.