Il Partito Democratico di Corciano esprime forte preoccupazione per l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19 e ai suoi effetti sul contesto economico e sociale del Paese e di tutti i territori.
Il contraccolpo economico e sociale sarà durissimo. Il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza rappresenteranno una costante quotidiana. Con queste premesse occorre ripartire con una visione nuova che superi i confini nazionali e realizzi una volta per tutte anche una nuova Europa.
Un’Unione Europea capace di lasciare un tratto indelebile della sua azione al fianco di chi ne ha bisogno.
I Comuni debbono passare anch’essi dalla gestione della fase emergenziale ad aprire un confronto e provvedimenti che immaginino il futuro.
Dopo l’accordo fatto da Cassa Depositi e Prestiti e Istituzioni locali per il blocco della restituzione dei mutui per 12 mesi (si punta allo stesso provvedimento per i mutui contratti con le banche), che per il Comune di Corciano rappresenta una misura che libera alcune centinaia di migliaia di euro, dobbiamo concentrarci su ulteriori iniziative:
● chiedere con forza e lavorare al reperimento di risorse aggiuntive, da ricercare e al livello europeo, nazionale e regionale per investimenti e risposte ai crescenti bisogni economici e sociali del territorio;
● predisporre una ricognizione puntuale del bilancio che evidenzi le minori entrate e quantifichi le risorse che potrebbero liberarsi;
● analizzare costi e benefici di queste settimane di smart working che ha coinvolto anche gli uffici comunali per capire se alcune iniziative potrebbero diventare strutturali e tali da beneficiarne in efficienza e risparmi per l’Ente;
● verificare punto per punto il piano annuale e pluriennale degli investimenti fissando le nuove priorità e progetti da rimandare al prossimo futuro;
● rafforzare, in alcuni casi ricostruire una stretta sinergia fra pubblico e privato. Associazioni e mondo dell’impresa solidali con il territorio ma anche impegnati nel costruire insieme all’Amministrazione quelli reti di servizi diffusi nel territorio e di protezione per eventi straordinari e per chi ne ha più bisogno;
● consolidare un rapporto sinergico con i Comuni del Trasimeno e la città di Perugia per un confronto costante e politiche integrate e coordinate;
Tutto ciò al fine di creare anche a livello locale una quantità di risorse economiche e strumenti da orientare principalmente in alcuni settori strategici:
● la scuola, che avrà bisogno di investimenti importanti per la riapertura delle sue sedi sia dal punto di vista degli spazi che della sua organizzazione e del complesso dei servizi erogati;
● il sociale, che dovrà affrontare bisogni straordinari per sostenere la nostra comunità;
● la struttura comunale, che dovrà essere all’altezza della fase straordinaria che si avvierà con la ripartenza. Una struttura capace di dare risposte certe e veloci ai tanti cittadini che vorranno interloquire con l’Amministrazione, organizzata ed efficiente per rispondere non solo ai bisogni legati all’emergenza e ai suoi effetti ma anche al funzionamento delle altre aree classiche di un Comune (lavori pubblici, urbanistica, sviluppo economico…..) che saranno determinanti per la fase di ripartenza;
● l’innovazione, in una società che, inevitabilmente, cambia le sue abitudini, deve cambiare il rapporto con le Istituzioni. Occorre pensare e costruire un Comune semplice, veloce accogliente per chi ha bisogno del confronto diretto e digitale per chi utilizza le reti informatiche;
● la sostenibilità ambientale, favorita da una più diffusa applicazione di strumenti digitali che producono un impatto positivo sull’ambiente oltre a consentire una migliore conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro.
La crisi di questi mesi, se gestita con attenzione e intelligenza, se ne riusciamo a cogliere anche le opportunità e le sfide che ci sta sottoponendo, potrebbe essere congiunturale e la premessa per una fase di innovazione e sviluppo. Dobbiamo lavorare affinché non si trasformi, invece, in una decrescita strutturale.