“Nonostante i divieti imposti dal recente decreto legge, volti a contenere la diffusione dell’epidemia di COVID-19 CORONAVIRUS, rileviamo un costante afflusso della clientela presso gli sportelli degli Uffici Postali che al momento restano aperti al pubblico”. Così in una nota i sindacati dei lavoratori di Poste Italiane dell’Umbria, Slc Cgil, Slp Cisl, Uil POste, Failp Cisal, Confsal, Fnc Ugl Com.Ni.
“In moltissimi casi tale afflusso di clienti è motivato dallo svolgimento di attività e operazioni che nulla hanno a che fare con il carattere di urgenza e inderogabilità previsti dal decreto governativo vigente come valide motivazioni di uscita dal proprio domicilio”, continuano i sindacati.
“Nella consapevolezza dell’importanza del rapporto personale con gli operatori, vorremmo ricordare ai cittadini che, in questi casi si sta contravvenendo a quanto stabilito dal decreto che permette ‘gli spostamenti solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute’. La violazione delle norme in oggetto espone non solo a delle sanzioni amministrative e penali, ma soprattutto a severi rischi di trasmissione del virus a sé stessi, ai propri cari e alle loro famiglie”, affermano le sigle sindacali.
Queste dunque le indicazioni che i sindacati di Poste danno alla cittadinanza: evitare di andare agli sportelli se non per operazioni strettamente indispensabili; usare, se possibile, le carte (Bancoposta, Carta libretto, Postepay) per tutte le operazioni di prelevamento e consultazione del conto corrente, del libretto o della Postepay; usare internet banking per effettuare bonifici, pagamenti, ecc; telefonare o mandare una email per avere informazioni che non necessitano della presenza fisica allo sportello. “Invitiamo tutte e tutti – concludono i sindacati – ad una grande assunzione di responsabilità per il superamento di questo momento estremamente difficile per il nostro Paese”.