“In questi giorni di gravissima emergenza stanno arrivando i bollettini Imu, in certi casi anche per decine di migliaia di euro, ma le imprese non sono nelle condizioni di pagare”. Lo segnala la Confcommercio dell’Umbria secondo cui in attesa delle tanto auspicate misure del governo, occorre intanto provvedere a uno stop immediato della tassazione locale, a cominciare da Imu e Tari. Confcommercio ribadisce dunque alla Regione la richiesta di farsi parte attiva nel confronto con tutti i Comuni umbri, anche attraverso la loro associazione regionale.
L’appello – si legge in un comunicato – arriva “nel momento drammatico dell’emergenza sanitaria determinata dal diffondersi del coronavirus, con le aziende messe in ginocchio dal totale blocco del mercato e le prospettive incerte per il futuro”. Per Confcommercio Umbria occorre un’azione forte e coordinata per dare respiro alle imprese anche sul fronte della tassazione locale. Gli assessori Fioroni e Agabiti in un precedente incontro con l’associazione avevano assicurato che la Regione si sarebbe attivata al più presto presso l’Anci.
Da quell’incontro – aggiunge Confcommercio – la situazione si è ulteriormente aggravata per le imprese, come è evidente a tutti, e non sappiamo prevederne lo sviluppo”. Il fattore tempo è ora di straordinaria importanza: per salvare le imprese dal baratro, per infondere un minimo di fiducia. Le amministrazioni locali, in questo gravissimo frangente – conclude Confcommercio – devono fare la loro parte”.