Altri due casi di positività al coronavirus in Umbria che ha colpito finora complessivamente 28 persone.
Sei i ricoverati – comunica la Regione: due nel reparto di terapia intensiva e tre in quello di malattie infettive all’ospedale di Perugia e uno nel reparto di malattie infettive al Santa Maria di Terni. Le persone in osservazione sono 553, in “buona salute” – sottolinea la Regione -, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 402 sono nella provincia di Perugia e 151 in quella di Terni. Al 9 marzo sono usciti dall’isolamento in 124, 93 nella provincia di Perugia e 31 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 dell’8 marzo, sono stati eseguiti 175 tamponi.
Intanto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme all’assessore alla Sanità Luca Coletto e al direttore regionale Claudio Dario ribadiscono, a tutti coloro che provengono dalle nuove zone rosse indicate nel Decreto del Presidente del Consiglio, “la necessità di segnalare il loro arrivo e la permanenza in Umbria al proprio medico o pediatra o alla Asl di competenza”.
In questi giorni non mancano poi i furbetti del coronavirus. Dopo la truffa dei falsi addetti delle Asl, la guardia di finanza nelle ore scorse ha sequestrato decine di mascherine ritenute di dubbia origine, prive delle marcature identificative previste dalla normativa europea e nazionale, definite potenzialmente dannose per la salute. Le fiamme gialle hanno predisposto un piano mirato d’interventi finalizzato a contrastare quelle che – sottolineano – in alcuni casi, si configurano come vere e proprie truffe e pratiche commerciali scorrette dopo l’allerta per il coronavirus.
Sono stati così intensificati i controlli su mascherine, guanti e simili, e prodotti igienico-sanitari.
Il piano di controllo prevede anche il monitoraggio delle vendite online.