La Regione Umbria ha attivato il numero verde gratuito che, a partire dalle 8 dell’8 febbraio, “sarà a disposizione dei cittadini umbri per avere informazioni sull’infezione da coronavirus e sulle modalità di trasmissione”. Lo ha annunciato l’assessore alla Salute, Luca Coletto annunciando l’attivazione del numero 800 63 63 63. “Tramite il Nus (Numero unico sanità) sarà operativo sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, mentre nelle ore serali e di notte è previsto un rimando al numero verde gratuito (1500) del Ministero della Salute” ha aggiunto. L’assessore ha rassicurato i cittadini informando che “sul territorio regionale i protocolli stabiliti e i percorsi e le modalità di presa in carico dei casi di infezione o dei sospetti, risultano adeguati e che la situazione generale è sicuramente sotto controllo e senza particolari segnali che possano far presagire un’evoluzione di pericolosità”.
“I medici di famiglia, costantemente monitorati, – ha spiegato Coletto, in una nota della Regione – hanno dichiarato di non aver dovuto affrontare situazioni complesse e di non registrare particolari allarmismi da parte della popolazione. Così come risultano chiare e applicabili anche dai singoli cittadini la comunicazioni e le informazioni veicolate dal Ministero della salute e dagli organi preposti”. Nel particolare l’assessore ha confermato che “una famiglia con un componente rientrato dalla Cina, ma senza alcun sintomo, è tenuta da una decina di giorni sotto osservazione costantemente dal medico di famiglia e a scopo precauzionale è stata invitata a un isolamento a casa per i prossimi cinque giorni”. Sono cinque invece – è detto ancora nel comunicato della Regione – i soggetti arrivati con sintomatologie da valutare ai reparti di malattie Infettive delle strutture regionali e che in realtà si sono rivelati ‘non casi’: di questi, uno non aveva alcun requisito per il sospetto, due erano provenienti da zone endemiche, altre due erano persone che avevano avuto contatti con soggetti provenienti dalla Cina. Inoltre, l’Università per Stranieri ha segnalato l’ingresso di tre studenti cinesi rientrati dalla Cina che, comunque, presi in carico dai servizi territoriali, non sono stati diagnosticati come casi o sospetti.
“L’organizzazione in rete dei servizi sanitari, con il coordinamento della task force regionale con a capo il direttore regionale Claudio Dario – ha sottolineato Coletto -, permette di monitorare costantemente la situazione in Umbria, in stretto collegamento con la Protezione civile”. L’attività di sorveglianza e monitoraggio è operata con la collaborazione dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale, la centrale unica del 118, le Direzioni delle aziende sanitarie e in particolare i Servizi di prevenzione, i laboratori, i reparti di malattie infettive delle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, i centri per il Rischio clinico.