Con la recente presa in carico della guida delle comunità parrocchiali dell’Unità pastorale di Montebello di Perugia da parte dei padri Guanelliani, i religiosi della Congregazione dei Servi della Carità fondata da san Luigi Guanella, che gestiscono da sessanta anni il “Centro Sereni – Istituto don Guanella” del capoluogo umbro, ancor più i perugini si sono avvicinati a quest’opera che dà assistenza quotidiana a 70 persone giovani-adulte con deficit cognitivo. Questa vicinanza è stata testimoniata durante il periodo natalizio con una significativa partecipazione di perugini non solo della zona di Montebello, dove ha sede il “Don Guanella”, alle diverse iniziative socio-culturali, aggregative e religiose promosse dai Guanelliani e dalle famiglie del Gruppo Cooperatori di Perugia.
Una di queste iniziative, la recente “Tombolata in famiglia”, è stata organizzata in collaborazione con i giovani dell’Oratorio “Il chicco di grano” dell’Unità pastorale di Montebello, il Gruppo famiglie dell’Unità pastorale di Olmo-Chiugiana-Fontana e la Protezione Civile di Corciano. Finalità della “Tombolata in famiglia” è stata quella, spiegano i promotori, «di farsi un po’ di bene per e con le persone che abitano al “Don Guanella” e nella città di Perugia, ad iniziare da quanti vivono nell’Unità pastorale di Montebello, auspicando che questa vicinanza reciproca possa proseguire e intensificarsi durante tutto l’anno, non solo in occasione del Natale e della Pasqua».
Anche il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, che ha visitato nel periodo natalizio il “Centro Sereni – Istituto Don Guanella”, è convinto dell’importanza di una maggiore collaborazione pastorale e sociale tra la realtà Guanelliana e la città di Perugia per una reciproca fattiva crescita umana e cristiana, coinvolgendo in tale opera sempre più giovani.
I padri Guanelliani e l’Associazione Cooperatori di Perugia, che molto si prodiga nell’animazione dell’opera Don Guanella, ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a rendere sempre più bella l’iniziativa della “Tombolata in famiglia”, che «quest’anno ha festeggiato – sottolineano i cooperatori – la sua decima esperienza fatta di festa e di bellezza nello stare insieme in famiglia giocando a tombola e a mercante in fiera con carte speciali, raffiguranti le caratteristiche di san Luigi Guanella e non solo». Un grande Santo apostolo della Carità che chiamava “buoni figli” tutti coloro che accoglieva con particolare amore, perché poveri d’amore e di tenerezza in una società dove queste persone venivano emarginate e scartate per le loro gravi condizioni psicofisiche.