Per il ventitreenne Federico Santangelo la musica è una rivincita. Affetto da una malattia genetica con tratti comportamentali simili all’autismo, Federico ha trovato nella musica un modo con cui riuscire a comunicare la sua sensibilità al mondo esterno. Il giovane, originario del comune pescarese di Roccamorice, non legge e non scrive ma – racconta il padre Carlo – grazie alla grande passione per la musica è riuscito ad aprire un importante canale comunicativo e dal 2012 si esibisce regolarmente in pubblico sotto la guida del suo maestro Alessandro di Millo.
Domenica 22 dicembre Federico, su invito del M° Fabio Ciofini, aprirà il Concerto di Natale che a partire dalle 17.30 allieterà il pubblico presente nel Teatro Cucinelli di Solomeo, borgo corcianese in cui già da giorni si respira la magica atmosfera natalizia.
Federico suona la tastiera elettronica da dieci anni e ha in repertorio una sessantina di brani di musica classica, lirica, popolare e leggera. Il giovane esegue tutto il repertorio senza spartito, grazie ad una eccellente memoria.
La sua esibizione, che suscita sempre una grande emozione nel pubblico, è l’esempio di una possibile riscossa contro una malattia genetica devastante.
Federico è riuscito a stabilire un connubio fenomenale col suo maestro e diventare protagonista in tante esibizioni, sia al suo paese che altrove. Come racconta il padre Carlo questa avventura è cominciata quando Federico era ancora piccolo. “A scuola – racconta Carlo Santangelo – venne un giovane maestro a propormi un progetto didattico e accettammo. All’inizio, pur avendo subito notato la sua fascinazione per il maestro all’opera, Federico riusciva a stare seduto non più di cinque minuti. Ma nel giro di venti giorni ha suonato il primo brano, Jingle Bells. Adesso, a distanza di anni, sta seduto alla tastiera per più di un’ora”.